Azerbaijan-San Marino, Palazzi: “Segnare è un sogno che si avvera, lo dedico ai miei compagni”

Il primo gol dopo 35 gettoni in Nazionale, il secondo record assoluto che reca il suo nome nel grande libro del calcio sammarinese: Mirko Palazzi, con quella capocciata su traversone di Grandoni, è diventato automaticamente il quindicesimo calciatore sammarinese ad andare in gol con la maglia bianco azzurra e l’unico ad aver segnato in campo continentale tanto con la maglia del Tre Penne (doppietta – il solo ad esserci riuscito – contro la Zrinjski nel luglio 2010, ndr) quando con quella della Nazionale di San Marino: ““Segnare in Nazionale è da sempre un mio sogno e speravo un giorno di poter entrare nel gruppo ristretto dei marcatori insieme a Andy Selva, Matteo Vitaioli o Alessandro Della Valle; una piccola soddisfazione dopo tanti sacrifici, che voglio dedicare e condividere coi miei compagni di squadra perché solo loro sanno cosa si prova a stare nel campo. Pur tra mille sacrifici e difficoltà, con orgoglio ne usciamo sempre a testa alta”.

In campo anche Alessandro Della Valle, che professa amore incondizionato per la maglia della Nazionale che ha vestito per la 65° volta: “Ho sempre avuto rispetto per questa maglia e per tutti i miei compagni d’avventura: io sono così, sempre estremamente contento di farne parte e comprensibilmente molto meno quando non ne faccio parte. Tengo tantissimo a questa fortuna che ci è stata concessa e che ci meritiamo quotidianamente, perché facciamo grandi sacrifici e nulla ci è regalato. Anche se siamo una piccola nazione, ci sudiamo ogni cosa che riusciamo ad ottenere: come stasera, anche una piccola soddisfazione come segnare ci ripaga di tanti sforzi”.

Si dice “soddisfatto della prestazione nel suo complesso” – il Commissario Tecnico Pierangelo Manzaroli –, “nonostante qualche imperfezione tattica a livello difensivo individuale; la squadra – prosegue – ha però fatto bene, giocando 5-4-1 e 5-3-2 nel corso del primo tempo facendo vedere anche il 4-5-1 ed il 4-3-3 in alcune fasi della ripresa, facendo vedere anche buone giocate in fase di possesso. Il gol è naturalmente la ciliegina sulla torta, senza dimenticarci che questa sera avevamo più di un’esordiente dal primo minuto in una Nazionale, alcuni dei quali giovanissimi”.

Ragionando su quanto si potesse fare di diverso, il Commissario Tecnico ritiene che “forse si poteva contenere maggiormente il passivo; sapevamo che l’Azerbaijan ci avrebbe proposto una partita diversa rispetto a quella con l’Irlanda del Nord, che avrebbero sfruttato la loro abilità nel possesso palla e nella ricerca della superiorità numerica in fascia. Un paio di gol erano evitabilissimi, ma rientrano nel processo di crescitadi un Nazionale – in campo – estremamente giovane”.

Attitudine offensiva, nella ripresa, che ha portato alla rete del momentaneo 4-1: “Grande gioia per Mirko e per tutta la squadra; ho sentito la sua intervista – confessa Manzaroli – e giustamente l’ha dedicato ai ragazzi: in mezzo al campo si fanno sforzi incredibili e quando si raggiungono questi obiettivi credo che il merito sia di tutti, come sono sicuro che lui questa emozione la conserverà per sempre perché segnare in campo europeo è qualcosa di fantastico e che non capita troppo spesso”.

Prima con fascia al braccio dall’inizio per Aldo Simoncini, autore di un paio di interventi strepitosi su Ismaylov nel corso del primo tempo: “Possiamo trovare un lato positivo in qualche buon intervento e nel gol, anche se restano comunque cinque reti al passivo e sono tanti, nonostante sia difficile pensare di rimproverarci qualcosa, perché in campo abbiamo dato tutto”. Sul debutto coi gradi di capitano confessa che “soprattutto inizialmente è stato molto particolare: come ho detto anche ai miei compagni, non sono abituato a parlare prima della partita o vedermi con la fascia al braccio. È motivo di grande orgoglio e sono molto contento”.

Una gioia che non si prova di rado, quella di festeggiare una marcatura in campo continentale: “Sono estremamente contento per Mirko e per la squadra – assicura l’estremo difensore della Nazionale di San Marino, che a Baku ha staccato il suo 58° gettone di presenza –; succede davvero raramente di poter festeggiare un gol e nonostante abbia avuto un sapore agrodolce sul 4-0, è quello della bandiera ed è stata davvero una bella emozione”.

Analisi in calce affidata al Direttore Tecnico della Federazione Sammarinese Giuoco Calcio, Massimo Bonini: “Secondo tempo molto buono, abbiamo segnato e sfiorato la rete in un’altra occasione; l’atteggiamento diverso fa ben sperare, visto e considerato che in campo c’erano giocatori molto giovani ed alcuni dei quali alle loro prime esperienze dall’inizio. Chiaramente se analizziamo esclusivamente il risultato non può essere positivo, ma il match lo è stato per tante altre cose”.

 

FSGC | Ufficio Stampa

 

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