Coppa Titano: tempo di semifinali

Sono rimaste in quattro a giocarsi le rispettive chance di allungare le mani sul primo trofeo della stagione calcistica 2017/2018, peraltro il più antico tra le competizioni sammarinesi di calcio: l’edizione n. 60, che assegnerà il 58° trofeo della storia (in due occasioni infatti il torneo – avviato – è stato poi sospeso, a cavallo degli anni ’70), si esaurirà mercoledì 25 aprile con la finale del San Marino Stadium.

La prima semifinale metterà a confronto Juvenes/Dogana e La Fiorita, con calcio di inizio sabato alle 15:00 allo stadio Federico Crescentini di Fiorentino. Entrambe arrivano dalla maratona dei quarti, dove gli uomini di Brigliadori hanno domato agli extra-time una Virtus ridotta in inferiorità numerica per l’espulsione di Raul Ura all’88’. Il centroavanti neroverde – reo di aver simulato un contatto con un cartellino già a credito – si è visto comminare tre giornate di squalifica dal Giudice Sportivo. I punti fermi del club di Serravalle (uno dei due ancora in corsa) sono soprattutto Mirko Mantovani, Sorrentino e Marziani. Questi ultimi costituiscono l’asse preferito per lo sviluppo della manovra offensiva: perfettamente complementari, Marziani – a dispetto della mole da prima punta – ha dimostrato a più riprese di aver buone doti in campo aperto, risultato decisivo in semifinale con una doppietta. Sorrentino ha invece spaccato la partita quando contava di più. La Juvenes/Dogana – unica superstite tra quelle qualificatesi ai quarti di finale come seconde classificate nel rispettivo gruppo – ha poi dimostrato di poter sopperire all’assenza di Mattia Manzaroli, la cui eredità tra i pali è stata raccolta da Eros Gobbi in corso d’opera e con risultati discreti. Per certi versi poi, Villa e compagni possono giocare privi dell’assillo che spesso arrovella le menti di chi parte coi favori del pronostico. Nella sfida di domani in pochi probabilmente punterebbero sulla Juvenes/Dogana, ma sono proprio i giocatori di Brigliadori i primi ad essere consapevoli che in partite come queste – disputate nella soluzione della gara unica – tutto può succedere e che una prestazione di spessore, come spesso se ne sono viste tra quelle fornite dal club di Serravalle nel corso della stagione, potrebbe anche schiudere a risultati non preventivabili a rigor di logica.

Dall’altra parte una delle formazioni maggiormente accreditate per il successo finale, che ha ormai imparato a convivere con l’etichetta della favorita. La Fiorita – finalista lo scorso anno – non può partire che per provare a migliorare quel risultato: col Faetano una mezz’ora che probabilmente Danilo Rinaldi e compagni – con un pizzico di cinismo in più e di fortuna, pure (due i legni colpi) – avrebbero potuto risparmiarsi ma che se ha insegnato qualcosa, è quello di chiudere le partite quando si deve. La caratura tecnica su cui può contare La Fiorita – specie dalla cintola in su – non ha forse eguali in Repubblica: Loiodice e Amati in regia; Rinaldi-Ricchiuti-Hirsch a comporre la batteria di Tres Cuartos alle spalle idealmente di Andy Selva – probabilmente domani saranno quelle, larghe, di Castellazzi. Qualità al potere, che però addossa sulle spalle della terza linea discrete responsabilità in sfide nelle quali il minimo errore rischia di cambiare le sorti di una competizione intera: in tal senso sarebbe stato utile per Procopio poter contare sulla fisicità di Dieng, la cui stagione è finita proprio nella sfida contro il Faetano che – per un contrasto fortuito con Cupi – gli ha procurato la frattura della mascella (lo riporta La Fiorita stessa sul proprio profilo Facebook, sottolineando come l’intervento chirurgico cui si è sottoposto il calciatore sia andato a buon fine). L’importanza delle sliding doors l’ha poi imparata a sua spese la Virtus, che al 118’ della sfida alla Juvenes/Dogana ha avuto la possibilità di rimandare il verdetto ai calci di rigore – non capitalizzata da capitan Lusini, al termine di una stoica prestazione personale. Ergo, in sfide come queste – tanto da una parte, quanto dall’altra – il primo imperativo è quello di restare sempre concentrati e non regalare nulla agli avversari.

Passando al lato opposto del tabellone, troviamo quella che – per valori in campo – si può tranquillamente definire una finale anticipata: Folgore-Tre Penne (sabato a Fiorentino, ore 20:45). I detentori del titolo, finalisti lo scorso anno tanto in Campionato quanto in Coppa Titano, hanno ulteriormente irrobustito la rosa messa quest’anno a disposizione di Bizzotto che – al pronti via – ha subito arricchito la bacheca del club di Città con la Supercoppa Sammarinese e si appresta ad una post season da protagonista. Cosa che inevitabilmente passa dal confronto con le squadre più attrezzate: la Folgore è una di queste ed i risultati ottenuti di recente stanno lì a dimostrarlo. Il Tre Penne può contare sulla profondità di una rosa che per ripartizione di qualità complessiva è forse superiore a tutte le altre, il che comprende anche la possibilità di incidere in corsa con cambi di assoluto livello: si veda la sfida ai quarti col Domagnano, che ha visto giocatori come Calzolari, Marigliano e Battistini entrare a partita in corso, per non menzionare Santini – rimasto in panchina. Da valutare le condizioni di capitan Gasperoni, mercoledì uscito in barella dopo una manciata di secondi della ripresa per un movimento tutt’altro che consono della caviglia destra. Le certezze a Bizzotto certo non mancano, a partire da Nicola Gai: il Pallone di Cristallo 2016 è tirato a lucido e le sue incursioni – abbinate al tridente composto da Simoncelli, Martini e Paganelli – permettono al Tre Penne di disporre di molteplici soluzioni offensive, spesso e volentieri efficaci come il 4-1 sul Domagnano testimonia.

All’esuberanza offensiva dei campioni uscenti, sarà contrapposta la fase difensiva migliore di San Marino – statistiche alla mano. La Folgore è la squadra meno perforata del nostro calcio e nei precedenti stagionali con La Fiorita e Tre Penne (unico per entrambe, visto l’inserimento in Gironi differenti in Campionato) è riuscita sempre a mantenere la porta inviolata, imponendosi in entrambe le circostanze per 1-0, proprio come è successo mercoledì nel derby col Cosmos. Si è dimostrato essere un allenatore pragmatico Lasagni, che ha fatto buon viso a cattivo gioco quando qualche infortunio di troppo gli ha impedito di poter lavorare sul tridente titolare: la qualità ai suoi non manca e insieme all’esperienza di giocatori navigati, fa della Folgore una serie pretendente alla vittoria finale che – forse per i record di punti e gol frantumati da Tre Penne e La Fiorita – è finita per passare sotto traccia, nonostante la straordinaria stagione dei giallorossoneri, imbattuti in Coppa Titano e qualificati alla fase finale di Campionato come prima del proprio Girone: il che li metterà nelle condizioni di giocarsi l’accesso alla semifinale nel debutto con La Fiorita (5 maggio a Montecchio, ore 15:00).

Questo, per sommi capi, quel che ci aspetta da un sabato che si preannuncia palpitante ed emozionante. Di seguito programma e designazioni delle semifinali di Coppa Titano 2017/2018, complete dei quarti ufficiali – designati per tutta la fase play-off –, cui si aggiungeranno anche gli assistenti di porta per la finale:

SQUADRASQUADRAQUATERNA ARBITRALE DESIGNATADATAORALUOGO
Juvenes/DoganaLa FioritaBarbeno (Lunardon e Cristiano) - L. Guidi21/04/201815:00Fiorentino
FolgoreTre PenneAscari (Sammaritani e Calapai) - Avoni21/04/201820:45Fiorentino

 

FSGC | Ufficio Stampa

 

 

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