FSGC: si rinnova l’accordo con il NADO nella lotta al doping

Il Presidente della FSGC Marco Tura ed il Presidente del NADO – San Marino, dott. Claudio Muccioli, questa mattina hanno posto le rispettive firme su un accordo che potenzia la già esistente collaborazione fra i due enti in tema di lotta al doping. In particolare, sarà posta ancora più attenzione ad aspetti centrali come la formazione e la prevenzione, al fine di fornire agli atleti sammarinesi – tramite l’organizzazione di incontri che prevedono anche un test finale di verifica dell’apprendimento – tutti gli strumenti utili ad evitare di incorrere in spiacevoli situazioni figlie magari di una scarsa conoscenza delle normative vigenti in tema di sostanze proibite.

L’accordo, che di fatto prolunga e potenzia quello già esistente e valido per l’anno 2019, garantirà un’attenzione particolare agli atleti coinvolti in gare internazionali. Questa sera, domani e giovedì 30 luglio si terranno incontri dedicati ai club sammarinesi prossimamente impegnati nelle coppe europee. A queste date andrà aggiunta anche quella del 4 agosto, in cui si terrà una seduta di recupero per coloro che non avessero potuto partecipare a quelle precedenti. Ma anche le Nazionali saranno coinvolte in questo processo di lotta al doping, peraltro fortemente caldeggiato dalla UEFA nella convinzione – condivisa pienamente da FSGC e NADO – che prevenire e conoscere sia assolutamente meglio che curare. Sarà in particolare nel mese di agosto che verranno organizzati incontri ai quali prenderanno parte gli atleti della Nazionale maggiore e dell’Under 21.

Così il Dott. Muccioli a margine della firma: “Si tratta di un accordo molto importante, che fa seguito a precise indicazioni della UEFA. Quest’ultima, infatti, gradisce fortemente che si faccia informazione e formazione sui rischi connessi al doping. Visto che già lo scorso anno avevamo attivato diversi corsi di formazione con la FSGC (dedicati ad atleti, staff tecnici, allenatori e arbitri, ndr), abbiamo formalizzato un ulteriore programma che garantisca un’adeguata preparazione sul tema del doping agli atleti impegnati in gare internazionali, per evitare che incappino in situazioni sgradevoli a causa, magari, dell’assunzione di sostanze che essi non sapevano fossero contemplate nell’elenco di quelle proibite.”

Sulla stessa linea il Presidente della FSGC Tura: “Auspichiamo che la formazione sia più efficace di qualunque strumento repressivo. Perché è vero, intervenire successivamente è un segnale, ma un segnale che fa pagare a qualcuno un errore magari commesso per superficialità. Negli anni passati si sono verificati casi di questo tipo. Noi vorremmo che un numero sempre maggiore di persone addette ai lavori fossero informate su tutte le regole inerenti a questo argomento, per evitare che i nostri atleti vi possano inciampare. Perché, in quel caso, a rimetterci saremmo tutti: gli atleti, i club, la Federazione stessa. In una parola, l’intero movimento.”

 


FSGC | Ufficio Stampa

 

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