Futsal femminile: da Fulvia Dulbecco a Cappelli, prime riconferme in casa Academy

Ancora piuttosto distante l’inizio della stagione del futsal femminile, declinato nei colori sociali della San Marino Academy che – nel prossimo autunno – debutterà ufficialmente nel campionato di Serie A2, l’apice del più giovane tra i movimenti di calcio e futsal che abbiano attecchito sul territorio sammarinese. Alcune tra le giocatrici che hanno guidato le Titane al salto di categoria lo scorso anno, già avevano nelle proprie corde e tra le proprie esperienze stagioni in campionati di tale prestigio. Tra queste Fulvia Dulbecco, una delle riconosciute leader nello spogliatoio sammarinese (benché dica di non sentirsi tale) e riconfermata – al pari di Cappelli, Turnone e Comandini – in vista della prossima stagione: “Personalmente – esordisce Fulvia – non si tratta per me di una novità assoluta, nemmeno nelle modalità. Avevo già conquistato la categoria per poi giocarla con la maglia della Virtus, nella stagione purtroppo interrotta a causa della pandemia. Ad un campionato di caratura nazionale ci si può preparare solo lavorando tanto e facendo di umiltà e spirito di gruppo la nostra più grande forza”. Pur presentandosi coi galloni della neopromossa, la San Marino Academy non ha intenzione di recitare un ruolo marginale l’anno prossimo in A2: “Questa società, assicura Fulvia Dulbecco, ha il dovere di pensare ed ambire in grande per via delle strutture di cui dispone. Far parte di questo percorso, come ho ripetuto più volte, è per me motivo di grande orgoglio. Indossare questa maglia non è mai stato banale o scontato per me e sicuramente chiuderò a San Marino il mio percorso d’atleta: spero con tutto il cuore di poter regalare ancora qualche gioia a chi lavora con impegno e dedizione per noi, senza godere delle luci della ribalta”.

Mettendo nel mirino la stagione 2021-22, Fulvia Dulbecco prova a fare le carte al futuro prossimo: “Non sarà una stagione semplice, dovremo essere brave ad impattare subito ed al meglio con la categoria ed i suoi ritmi di gioco decisamente diversi rispetto al campionato appena vinto. Parliamo comunque di un gruppo che nella scorsa stagione, nonostante l’incertezza che ci ha accompagnato per tutto l’anno di sospirata ripresa (o meno) del campionato, ha saputo compattarsi ed unirsi, facendo di umiltà e determinazione le componenti cardine su cui imperniare il progetto tecnico. Il tutto senza dimenticarsi le tutt’altro che semplici conseguenze della pandemia, con l’interruzione continua degli allenamenti di squadra e l’articolazione del lavoro – per un periodo – in forma individuale. Mi auguro che lo spirito che abbiamo dimostrato l’anno passato possa accompagnarci anche nelle future battaglie che ci attenderanno”.

A livello di squadra, Fulvia riconosce come “la società stia lavorando ad innesti importanti per puntellare una rosa che a mio avviso è già competitiva; avere a disposizione una rotazione maggiore che consenta di centellinare energie e minutaggi risulterà importante, ma quel che conterà maggiormente sarà farsi trovare pronte per aiutare la squadra. Indipendentemente dall’impiego effettivo sul parquet. Per questo lavorare bene in settimana non sarà semplicemente importante, ma letteralmente determinante”.

Sul suo ruolo all’interno del gruppo, come anticipato, Fulvia non si riconosce nel ruolo di leader: “Non mi sono mai sentita una leader, piuttosto un’atleta che – attraverso il lavoro costante ed i sacrifici – ha raggiunto obiettivi importanti. Questo è quello che vorrei trasmettere alle giocatrici più giovani, così come alle mie compagne. Le parole – chiosa Fulvia – lasciano il tempo che trovano, quello che resta davvero alla fine sono i fatti”. Se non sono parola da leader queste, non sapremo davvero come altro definirle.


Ufficio Stampa

 

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