Indennizzi ECA: la Corte d’Appello dà ragione alla FSGC
La fattispecie muove dalla stagione 2010/11, quando due calciatori sammarinesi – regolarmente nel gruppo della Nazionale e spesso convocati per impegni internazionali – erano tesserati anche per la Virtus San Mauro a Mare, oltre che per le rispettive società affiliate alla Federcalcio di San Marino. Condizione di doppio tesseramento peraltro non aderente agli Statuti FIFA e che – vale la pena ricordare – è stata sanata da oltre un anno dalla FSGC. Decisione per di più vincente e determinante ai fini dell’esito positivo della sentenza promulgata ieri. Il club romagnolo infatti, per quanto sopra detto, avanzava richieste di accesso agli indennizzi elargiti da UEFA (sulla base di un accordo sancito con un Memorandum di intesa firmato con ECA), destinati ai club i cui calciatori erano impegnati negli incontri di qualificazione ad EURO 2012.
Secondo la normativa UEFA, questi compensi venivano assegnati alle singole Federcalcio europee che provvedevano poi alla ripartizione degli stessi tra le squadre che potevano vantare la presenza di calciatori convocati per incontri ufficiali della propria nazionale. Ravvisando – a parer suo – una mancata elargizione di circa € 40,000, la società romagnola ha ritenuto di citare in giudizio la Federazione Sammarinese Giuoco Calcio coinvolgendo a cascata anche UEFA ed ECA.
La pretesa – trattata in primo grado dal Tribunale di Forlì ed in secondo dalla Corte d’Appello di Bologna – è stata ritenuta non fondata e dunque impossibile da accogliere dal Collegio Giudicante del foro felsineo, con relatore Dott. Guidotti, che ha chiuso la questione.
“Oltre all’importante risultato ottenuto in aula, questa esperienza di cui avremmo volentieri fatto a meno – commenta il Presidente Marco Tura – è un ulteriore indizio della grande e profonda collaborazione che esiste tra UEFA e Federazione Sammarinese Giuoco Calcio”.
FSGC | Ufficio Stampa
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