La Fiorita e Tre Penne in finale e in Europa: giovedì la sfida-scudetto

Al termine di una lunga ed estenuante stagione, saranno La Fiorita e Tre Penne a contendersi il titolo di campione di San Marino. Anche la post-season ha eletto le squadre di Lasagni e Ceci quali migliori formazioni dell’anno, certificato anche da un simile andamento in stagione regolare per la prima e seconda classificata al termine delle trenta giornate.

Campionato Sammarinese 2021-22 | Semifinali

DataEventoOrario/RisultatiLeagueStagioneStadioMatch Day
La Fiorita - PennarossaCampionato Sammarinese BKN301 | Play-off2021-2022
Montecchio
Semifinali | andata
Tre Fiori - Tre PenneCampionato Sammarinese BKN301 | Play-off2021-2022
Acquaviva
Semifinali | andata
Pennarossa - La FioritaCampionato Sammarinese BKN301 | Play-off2021-2022
Montecchio
Semifinali | ritorno
Tre Penne - Tre FioriCampionato Sammarinese BKN301 | Play-off2021-2022
Montecchio
Semifinali | ritorno

La Fiorita torna a giocarsi il titolo un anno dopo l’amaro epilogo ai supplementari con la Folgore. Decisivo, nella doppia sfida col Pennarossa, l’andamento in regular season. Infatti, il successo di misura dei Biancorossi, maturato nella sfida delle 15:00 a Montecchio, non basta agli uomini di Selva per centrare la finale. Partita estremamente tattica e agonistica, dove La Fiorita pensa principalmente a non concedere spazi al Pennarossa. Sono le difese a spiccare nella prima frazione, dove Vivan e Semprini non sono chiamati ad interventi fuori dall’ordinaria amministrazione. Guidi ci prova di testa al 25’, ma non trova lo specchio. Dema alla mezz’ora centra i pali, dopo un errore di Di Maio, ma non fa male a Vivan. In chiusura di frazione il Pennarossa protesta per una spinta di Gasperoni ai danni di Michelotti, che non riesce a girare verso la porta dal cuore dell’area.

Nella ripresa qualche emozione in più, a partire dal flipper tra Semprini e Guidi sul traversone di Gasperoni. Per fortuna del Pennarossa, la sfera termina sul fondo. Poco più tardi la combinazione tra Errico e Zulli porta quest’ultimo al destro a giro dal vertice, col pallone alto non di molto. I vicecampioni hanno l’occasione per chiudere il discorso al 64’, quando Loiodice recupera palla e manda in porta Rinaldi che perde il duello con Semprini – monumentale nell’occasione. A gol sbagliato, fa seguito – come spesso accade nel calcio – il gol subito: irresistibile la cavalcata di Rastelli, che porta palla fino alla trequarti prima di imbucare su Michelotti. Controllo a seguire pregevole e intervento in ritardo di Miori, che spedisce Tiboni sul dischetto. Sangue freddo per la punta del Pennarossa, che supera Vivan con un panenka e regala diciotto minuti più recupero di speranza ai tifosi biancorossi. E tutto sembrava aggiustarsi per la squadra di Selva, quando Gasperoni – all’80’ – va incontro alla seconda ammonizione, lasciando in inferiorità numerica La Fiorita. Il Pennarossa però non produce più di un destro alle stelle di Baldani, non riuscendo a scalfire la porta di Vivan nemmeno nel corso dei sette minuti di recupero.

Decisamente più ricca di episodi e contenuti tecnici la seconda semifinale, disputata alle 18:30 e sempre a Montecchio. Il Tre Fiori ha bisogno di un successo con due reti di scarto e l’avvio è promettente: dopo le imprecise iniziative di Gjurchinoski e Cuzzilla, il Tre Penne può colpire con Badalassi. Il bomber, tutto solo in area di rigore, colpisce di testa tra le braccia di Simoncini. Due minuti più tardi, il Tre Fiori non concede il medesimo garbo. Traversone da sinistra di Cuzzilla, incontrato benissimo con l’esterno destro da De Falco che batte Migani all’altezza del primo palo per il vantaggio del Tre Fiori. Gli uomini di Ceci cercano la replica immediata, sfruttando con Badalassi un’ingenuità di D’Addario che non si avvede della pressione dell’avversario e finisce per metterlo a terra. Calcio di rigore comandato da Ucini ed occasione per Righini: Aldo Simoncini intuisce e neutralizza. Il Tre Penne chiede invano altri due rigori nelle circostanze immediatamente successive e si fa vedere con Badalassi, che non trova la porta in ripartenza al 23’. Quattro minuti più tardi, Pracucci è tutto solo sul secondo palo ma non inquadra lo specchio di testa. Corre invece il 33’ quando il Tre Fiori assapora il raddoppio: ancora sull’asse Cuzzilla-De Falco, l’azione fotocopia del vantaggio stavolta si infrange sul palo di un immobile Migani. Prima di rientrare negli spogliatoi, il Tre Penne pareggia il conto dei legni con l’iniziativa di Ceccaroli che sfonda in area e – complice una deviazione – prende in controtempo Simoncini, salvato dal montante. Gli uomini di Borgagni si fanno vedere un’ultima volta con Lentini, che conclude una ripartenza avviata da D’Addario con un sinistro controllato in due tempi da Migani.

Nel secondo tempo ci prova subito D’Addario: Dolcini ruba palla a Righini con un intervento che sembra falloso, non per Ucini che lascia giocare. Spazio per D’Addario che libera un gran diagonale, su cui ci vuole tutta la bravura di Migani per negare il raddoppio al sammarinese.

Cambio a sorpresa nel Tre Penne, con Ceci che vuole più equilibrio e richiama uno spento Badalassi per inserire Cesarini – avanzando contestualmente Sartori. Nuovo assetto che porta subito frutti, con la discesa di Vandi che va al limite da Ceccaroli. Duetto con Gai sul perimetro ed assist del capitano per il destro sottomisura di Ceccaroli, che batte Simoncini. Ora è tutto da rifare per il Tre Fiori, che di lì a poco incassa anche la rete del definitivo 2-1. Difficile trovare le parole per descrivere la bellezza della conclusione di Gai, che calcia di prima un pallone vagante sui 25 metri e sorprende imparabilmente Simoncini, con una parabola imprendibile. Se non è il gol dell’anno, poco di manca.

Lo è sicuramente per il Tre Penne, che torna così in finale-scudetto. Negli ultimi minuti di gara Vandi è autore di una gran chiusura sul tiro-cross di Lentini, poi Migani mette le mani sul 2-1 rispondendo ai tentativi di Tamagnini, Gjurchinoski e Adami Martins. La squadra di Città ritrova così la finalissima a distanza di tre anni dall’ultima volta. Anche allora fu La Fiorita-Tre Penne e in quell’occasione furono i Biancazzurri a vincere il titolo.

 


PENNAROSSA

Semprini, Mantovani (dall’86’ Ottaviani), Martin, Michelotti, Tomassini, Cola (dal 76’ Baldani), Rastelli, A. Conti (dall’86’ Landi), Tiboni, Dema (dal 56’ Halilaj), Zago

A disposizione: Sebastiani, De Biagi, D. Conti

Allenatore: Andy Selva

 

LA FIORITA

Vivan, Gasperoni, Brighi, Di Maio, Grandoni, Loiodice, Errico, Lunadei, Guidi (dal 61’ Miori), Zulli (dall’81’ Zafferani), Rinaldi (dal 76’ Sanchez)

A disposizione: Venturini, Santi, Pancotti, Gregori

Allenatore: Oscar Lasagni

 

Arbitro: Giacomo Cenci

Assistenti: Francesco Lunardon ed Andrea Depaoli

Quarto ufficiale: Raffaele Delvecchio

Marcatori: 72’ rig. Tiboni

Ammoniti: Gasperoni, Zulli, Michelotti, Loiodice, Tomassini, Lunadei

Espulsi: Gasperoni (doppia ammonizione)

 


TRE PENNE

Migani, Sartori, Vandi (dall’84’ Cibelli), Battistini, Lombardi, Genestreti, Badalassi (dal 52’ Cesarini), Righini (dal 69’ M. Semprini), Chiurato (dall’84’ P. Semprini), Gai, Ceccaroli

A disposizione: Zambetti, Cauterucci, Zonzini

Allenatore: Stefano Ceci

 

TRE FIORI

A. Simoncini, De Lucia, Cuzzilla, Censoni, Adami Martins, Pracucci (dal 66’ Corinti), Gjurchinoski, De Falco, D’Addario, Dolcini (dal 79’ Tamagnini), Lentini

A disposizione: Castagnoli, Ciccione, Della Valle, Astolfi, Ramundo

Allenatore: Gian Luca Borgagni

 

Arbitro: Antonio Ucini

Assistenti: Ernesto Cristiano e Laurentiu Ilie

Quarto ufficiale: Davide Borriello

Marcatori: 18’ De Falco, 57’ Ceccaroli, 65’ Gai

Ammoniti: Lentini, Lombardi, D’Addario, De Falco, Adami Martins

Note: Aldo Simoncini para un rigore a Righini al 21’


FSGC | Ufficio Stampa

 

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