Nazionale: in Kazakhstan non basta una grande ora di gioco

Per la prima volta assoluta tra Kazakhstan e San Marino, nel futuristico impianto dell’Astana Arena – dotato di tetto retrattile per ovviare alle condizioni di freddo estremo che gli abitanti del luogo devono sperimentare nei rigidissimi inverni kazaki – entrambe le nazionali inserite nel Gruppo I di qualificazione ad Euro 2020 si presentano con 6/11 di formazione titolare rinnovata rispetto all’impegno precedente: con la Russia (0-9) per i Biancoazzurri, al Re Baldovino col Belgio (3-0) gli uomini di Bílek.

L’ex Commissario Tecnico della Repubblica Ceca (nel quadriennio 2009-13 in cui raccolse una qualificazione ai quarti di finale degli Europei), ingaggiato dopo la prima esperienza in Nations League, rivolta la corsia mancina del Kazakhstan: spazio dal primo minuto a Shomko e Suyumbayev nella difesa a cinque, mentre Islamkhan e Tagybergen rappresentano le novità sulle mezzali. Completamente rivoluzionata la prima linea, con Aimbetov a giocare in accoppiata Tutysbek.

Per Varrella le novità sono soprattutto a centrocampo e in termini di età media: otto giocatori della selezione biancazzurra non superano quota 24 anni, col solo Fabio Vitaioli quale over 30 in campo. Il fratello Matteo ci arriverà ad ottobre, mentre Brolli – l’altro veterano in campo -, ha spento 27 candeline meno di quattro mesi or sono. Lui, come Cesarini, partono dall’inizio nella difesa a quattro completata sull’esterno sinistro da Grandoni; in mediana confermato solo Mularoni rispetto all’incontro di Saransk: debutto dal primo minuto per Censoni e Michael Battistini (quest’ultimo alla prima assoluta in Nazionale). Con loro anche Lunadei, mentre Matteo Vitaioli si sdoppia tra corsia mancina e supporto a Nanni, unica punta.

Buona partenza del Kazakhstan, sospinta dal pubblico di casa che occupa per metà abbondante l’Astana Arena, che può contenere fino a 30,000 persone. Ci provano in particolare da fuori i kazaki, pericolosi con Vorogovskiy e Tagybergen, cui risponde presente Elia Benedettini – social hero della porzione di tifosi russi che, a seguito delle parate di Saransk – lo hanno eletto a nuovo idolo. Intanto al 13’ è Maliy a sfiorare il vantaggio gialloazzurro, sugli sviluppi del secondo corner battuto consecutivamente dai padroni di casa: la girata sulla sfera vagante scavalca di un soffio la trasversale sammarinese. Poco prima del quarto d’ora ci prova anche Shomko, che dalla lunga distanza fa correre un brivido lungo la schiena di Elia Benedettini. La pressione del Kazakhstan è consistente e capitan Islamkhan dimostra di avere buone doti anche su piazzato, chiamando l’estremo ospite alla smanacciata in corner.

Assorbita la sfuriata avversaria, San Marino si assesta sulla sua posizione di ordinata fase difensiva, lavorando piuttosto bene sulle linee di passaggio e trovando con buona regolarità combinazioni in verticale che mettono nelle condizioni punta e centrocampisti di tenere palla e guadagnare qualche calcio di punizione utile a far rifiatare la squadra. La giovanissima formazione schierata in campo da Varrella non solo regge l’urto, ma propone anche pregevoli combinazioni che sfociano nella ricerca degli inserimenti di Mularoni e Matteo Vitaioli, più degli altri.

Nel miglior momento di San Marino, i padroni di casa sfiorano il vantaggio nuovamente su situazione di palla inattiva con Maliy. L’altissimo centrale difensivo fa valere i suoi centimetri in area, senza riuscire però ad approfittare di un’uscita imperfetta di Benedettini e spedendo fuori di testa tra il disappunto del pubblico di casa. Al 37’ ci prova poi anche Islamkhan che batte sul breve Censoni e libera un diagonale destro radente dai 25 metri che sfiora il montante sammarinese.

Gli ultimi minuti della prima frazione sono paradossalmente quelli gestiti con maggior sicurezza da San Marino che – come purtroppo spesso gli capita – incassa l’inaspettato e, è il caso di dirlo, immeritato gol dello 0-1 nell’unico minuto di recupero concesso dal diretto di gara polacco Frankowski, pur a fronte di un unico cartellino giallo estratto in un primo tempo che pareva essere filato liscio e senza grossi interruzioni. Una combinazione in velocità all’altezza del lato corto dell’area di rigore, versante sinistro, porta alla rete di Kuat – perfettamente assistito da Suyumbayev -. Si va così al riposo sul minimo vantaggio casalingo, arrivato sull’ultima giocata della prima frazione di gara che – per una buona porzione di essa – è stata giocata alla pari dai Biancoazzurri.

Lo spartito con cambia nella ripresa, col Kazakhstan che prende il comando delle operazioni e San Marino che in maniera organizzata non concede che la soluzione dalla distanza agli avversari, che non disdegnano questa soluzione. In particolare Suyumbayev e Tagybergen, a cavallo tra 55’ e 56’piuttosto dotati in questo fondamentale, chiamano in causa Benedettini – presente e decisivo in entrambe le circostanza -. Non deve intervenire poi sulla percussione palla al piede di Aimbetov, che tradisce la sua preferenza per il piede destro sparacchiando fuori col mancino. In questa fase di pressante spinta kazaka, Benedettini risulta determinante nel tenere aperto l’incontro: al 57’ Turysbek addomestica di petto un complesso pallone crossato sul primo palo per poi calciare in fase di caduta. Straordinario il riflesso dell’estremo difensore sammarinese che si oppone di piede.

Paradossalmente la Nazionale di San Marino paga dazio sugli sviluppi di un’offensiva non portata a termine: l’incomprensione tra Cesarini ed Enrico Golinucci porta al lungo lancio per il neo entrato Fedin, che ruba qualche metro in accelerazione a Fabio Vitaioli. L’attaccante 23enne del Tobol è poi lesto ad approfittare dello spazio concesso, capitalizzando una situazione di uno contro due con un destro sul primo palo che ruba il tempo a Benedettini, in grado solo di toccare il pallone che si infila in fondo al sacco.

I Biancoazzurri accusano psicologicamente il raddoppio e sugli sviluppi di una punizione concessa da Brolli nei pressi della bandierina, con conseguente cartellino giallo all’indirizzo del centrale della Folgore, Suyumbayev riceve sui 20 metri e – con la complicità di un imperfetto intervento di Benedettini – firma il punto del 3-0. Il Kazakhstan sfiora poi il poker al 74’ con capitan Islamkhan, il cui traversone scavalca nella sua traiettoria il portiere sammarinese, salvato in questo caso dalla trasversale: sulla respinta è decisivo Grandoni nel murare la conclusione a botta sicura di un avversario. Il pubblico di casa potrà comunque levare le braccia una volta di più proprio grazie ad Islamkhan che al 79’ trova la traiettoria giusta per battere Benedettini dalla distanza.

Poco più tardi Matteo Vitaioli guadagna un buon calcio di punizione dai 30 metri che Brolli calcia direttamente verso Nepohodov, che non si fa sorprendere dalla sfera che batte sul scivoloso fondo sintetico dell’Astana Arena, pure abbondantemente innaffiato prima dell’incontro e durante l’intervallo. Nel finale Benedettini si riscatta compiendo una doppia e complessa parata su Kuat e Fedin, negando con coraggio a quest’ultimo un tap-in a botta sicura.

C’è poco altro da vedere nel finale di questo primo storico confronto tra Kazakhstan e San Marino, che registra la vittoria dei primi per 4-0 a fronte di una prestazione per un’ora più che positiva, ai limiti della perfezione – se ricondotta a quella che vuole essere l’evoluzione tecnico-tattica della nazionale biancoazzurra -.

 


KAZAKHSTAN [5-3-2]

Nepohodov; Vorogovskiy, Yerlanov, Maliy, Shomko, Suyumbayev; Tagybergen, Kuat (dall’83’ Pertsukh), Islamkhan; Aimbetov (dal 58’ Fedin), Turysbek (dal 69’ Zhangylyshbay)

A disposizione: Pokatilov, Sharskiy, Akhmetov, Dosmagambetov, Zhukov, Kerimzhanov, Beysebekov, Marochkin

Allenatore: Michael Bílek

 

SAN MARINO [4-5-1]

E. Benedettini; Cesarini (dal 76’ Ma. Battistini), F. Vitaioli, Brolli, Grandoni; Mularoni, Mi. Battistini (dal 46’ E. Golinucci), Lunadei, M. Vitaioli (dall’83’ Bernardi); Nanni

A disposizione: Zavoli, S. Benedettini, Palazzi, Angelini, Cevoli, Rinaldi, A. Golinucci, Tosi, Tomassini

Allenatore: Franco Varrella

 

Arbitro: Bartosz Frankowski (POL)

Assistenti: Marcin Borkowski (POL) e Radosław Siejka (POL)

Quarto ufficiale: Krzysztof Jakubik (POL)

Marcatori: 45’+1’ Kuat, 61’ Fedin, 65’ Suyumbaev, 79’ Islamkhan

Ammoniti: Yerlanov, Censoni, Brolli, Shomko


FSGC | Ufficio Stampa

 

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