Under 19: è Cipro a staccare il pass per l’Élite Round

Nella sfida che vale l’appuntamento con la storia, Cipro approccia come meglio non potrebbe e trova il gol del vantaggio dopo appena undici secondi di gioco grazie all’incursione e successiva stoccata di Tsitsos, capitano e stella della nazionale di Chrysostomou che lo ha preservato nell’incrocio con San Marino. La partita si mette in discesa per i ciprioti, che sfiorano il raddoppio con Koulloupa e forse pensano ce il Kosovo possa lasciargli strada. Le intenzioni di Maxharraj e compagni sono però esattamente l’opposto: i kosovari infatti si ritroverebbero ancora in corsa in caso di vittoria ed il pareggio di Lahu contribuisce ad accendere la partita su cui si impernia tutto il torneo.

Cipro fatica a gestire la fisicità avversaria, ciononostante riesce a rimettere la testa avanti col solito Koulloupa. I kosovari sono però pienamente in partita e cercano di potare l’incontro sul terreno a loro più favorevole, sporcando molti possessi e tentando di imporre le proprie doti. Il tutto sembra portare l’inerzia dalla parte dei ragazzi di Keçi, ad un passo dal nuovo pareggio in un paio di occasioni con Mataj e Maxharraj: quest’ultimo sbatte sulla base del palo con un diagonale mancino. Il meritato 2-2 arriva e porta la firma di Haliti: Chrysostomou avverte che qualcosa non va e chiama il time-out per provare a tamponare l’arrembante Kosovo.

Inutilmente però, in quanto i gialloblu continuano a macinare gioco creando opportunità in serie con Mataj e Maxharraj, senza riuscire però a bucare Eliades. Anche Cipro ha le sue chances, ma per Gllareva si tratta di ordinaria amministrazione, se si eccettua il doppio intervento su Koulloupa e Angelis che evita il terzo vantaggio cipriota. Il rapporto di forza in campo sembra nettamente cambiato, tanto che il Kosovo passa a condurre con Maxharraj che prima recupera palla poi – davanti ad Eliades – mette a sedere l’estremo difensore avversario, appoggiando il 3-2 in fondo al secco. Arrivano davanti al portiere in un altro paio di occasioni, i kosovari, peccando però di cinismo: una mancanza pagata a caro prezzo. In un esaltante ultimo minuto di frazione, Angelis pareggia i conti sfruttando una fiammata offensiva, poi tocca a Loizou – quando l’intervallo dista 5” – completare il sorpasso, sfruttando una lenta rotazione difensiva kosovara e la complicità di Gllareva. Nel mezzo, il clamoroso palo (il secondo colpito nel primo tempo dal Kosovo) di Lahu.

Al rientro dagli spogliatoi i kosovari non si riscoprono più fortunati, sbattendo per la terza volta sul montante col colpo di testa di Thaqi – pescato dal morbido assist di Maxharraj –. Chrysostomou mette nuovamente in mostra il portiere di movimento su situazione di vantaggio, rischiando di pagare dazio sulla conclusione troppo morbida di Loizou e successivo tentativo di Maxharraj. In realtà la scelta paga dividendi quando sul giro palla è proprio Angelis a ritrovarsi davanti a Gllareva: il laterale cipriota ha bisogno di due tentativi, ma il doppio vantaggio arriva. Insiste col possesso in superiorità numerica la panchina di Cipro, fortunata sul recupero e mancino di Lahu – fuori di poco –. Non che manchi il lavoro per Eliades, quando il portiere si ritrova in campo: al 6’ della ripresa infatti è decisivo nello sventare il destro di Beqiri.

Ora il Kosovo deve necessariamente sbilanciarsi, concedendo a Koulloupa ed El Kebbe due opportunità interessanti – sventate prontamente da Gllareva –. Splendido poi lo schema su punizione che libera il mancino di Loizou, incredibilmente sballato. Nel mentre c’è una buona occasione per Haliti che non riesce a riportare i suoi in scia solo per il grande intervento di Eliades.

Cipro torna a riproporre il portiere di movimento per congelare il possesso palla ed in effetti ci riesce senza grossi problemi, senza però riuscire a costruire il tiro pulito che avrebbe voluto. Così Maxharraj ha sul destro la palla del 4-5 con tutta la porta a disposizione, ma non centra incredibilmente il bersaglio grosso. Le cose si complicano ulteriormente quando su una ripartenza cipriota, Berbatovci e Aliu entrano da tergo su Loizou: gli arbitri propendono per punire l’intervento del primo, già ammonito. L’inevitabile espulsione porta a due minuti effettivi di inferiorità numerica nei quali Cipro trova la rete del +3 ancora con Angelis; è l’episodio che chiude la contesa e taglia le gambe agli sfortunati kosovari, che incassano anche il settimo centro cipriota a firma di Koulloupa.

Il Kosovo si scolla definitivamente e Cipro va in rete anche con Tsitsos che – insieme a Maxharraj – è risultato essere sicuramente il miglior giocatore del torneo. Gli avversari aggiornano il tabellino della sfortuna con il quarto palo della loro partita, mentre su situazione di bonus esauriti arriva un tiro libero a testa: perfetto quello di Loizou, che sigla il nono centro cipriota, fuori dallo specchio quello di Maxharraj che non riesce ad indorare la pillola. All’Élite Round ci va, meritatamente per quello che si è visto in questa settimana, la Nazionale U19 di Cipro.

Vale dunque solo per determinare la classifica finale del raggruppamento la sfida che chiude la settimana di futsal giovanile internazionale di San Marino. Nell’incrocio con la Svezia, sono gli scandinavi ad imporsi ed a chiudere con la piazza d’onore – detto che solo un’eventuale vittoria biancoazzurra avrebbe portato a ridefinire le gerarchie nel girone –.

Come nell’incontro del primo pomeriggio, anche questo vede l’equilibrio infrangersi prima del termina del primo minuto di gioco. È Näslund a scuotere la rete sammarinese dopo 25’’ effettivi di gioco, firmando il vantaggio svedese – come per altro successo in occasione del secondo impegno di Diaz e compagni, contro il Kosovo –. La replica sammarinese è affidata ad una ripartenza propiziata da un’intercettazione di Michelotti, che scarica sull’accorrente Baldelli: la sfera – dopo il rimpallo – è provvidenzialmente allungata in corner da Rohman.

Decisamente più sollecitato l’altro estremo difensore: Geri torna a difendere i pali di San Marino, disimpegnandosi egregiamente sui tentativi dei vari Näslund e Lackéll; nemmeno Milovanovic riesce a superare il portiere sammarinese, che si oppone al suo sfondamento sulla corsia di destra. Ci vuole una gran bordata di Sulejmanovic per il raddoppio svedese, arrivato in bello stile e per effetto di un diagonale di rara potenza e precisione.

La Svezia resa saldamente al comando delle operazioni, sfiorando anche il tris con Lackéll: una volta di più è strepitoso Geri, che nega all’universale di Ekdahl un gol che sembrava ormai fatto. E che effettivamente verrà registrato a tabellino poco dopo, benché alla voce Näslund – a segno per la doppietta personale con un pregevole diagonale di destro –.

San Marino alleggerisce la manovra con una ripartenza che sembrava potesse portare al terzo gol biancoazzurro in questa competizione. Come spesso accade, le azioni pericolose vedono in cabina di regia Michelotti: il laterale biancoazzurro recupera e scambia con Gennari, liberando un diagonale mancino che Rohman riesce a respingere di piede.

Il pericolo passato non ridimensiona l’arrembante approccio svedese, che porta al 4-0 per effetto e merito di Lackéll, abile a farsi trovare pronto sul secondo palo ed a evitare il disperato tentativo in extremis di Geri prima di depositare in fondo alla porta sguarnita. Si va così al riposo con gli svedesi avanti di quattro reti, pur privi di Sulejmanovic che dà forfait per un infortunio alla caviglia.

Dagli spogliatoi esce una squadra, quella sammarinese, decisamente più vivace e pimpante rispetto a quanto fatto vedere nella prima frazione. Levani tocca le corde giuste, tanto che i suoi ragazzi non temono nemmeno di giocarsela con le cattive maniere ed in maniera maggiormente sfrontata: Beinat rimedia un giallo al pronti via, frutto del rinnovato agonismo messo in campo dai biancoazzurri. Poco importa se Näslund trova la maniera di ingrossare ulteriormente il parziale, la prestazione fornita nella ripresa da San Marino è un mix di polmoni e muscoli. Levani vuole la pressione avanzata e i suoi rispondono alla grande, andando a prendere la Svezia molto in profondità: in una di queste situazioni, Michelotti recupera palla e calcia a tu per tu con Rohman, che si allunga in angolo. Dallo stesso, ancora l’estremo difensore scandinavo è strepitoso nel negare le rete a capitan Beinat, che calcia con grande potenza. Gli animi inevitabilmente si scaldano e a fare le spese di un contatto sopra le righe è proprio Beinat, che resta a terra: i gialloblu proseguono in pressione e sull’asse Milovanovic-Erksson trovano la via del 6-0, ad opera proprio di quest’ultimo.

Non cambia lo spartito tattico sammarinese, che continua a svilupparsi in pressing a tutto campo, sfruttando anche la forza propulsiva del Multieventi che non smette mai di spingere i biancoazzurrini di Levani. Sull’ennesima pressione vincente portata da Michelotti, il laterale si presenta davanti a Rohman che esce vincitore dall’ennesimo duello. Non è più fortunato Gennari che sulla respinta mastica il pallone col destro, per quello che rischia di diventare un nuovo assist per Michelotti – stretto nella morsa della difesa svedese –. I biancoazzurri non mollano un centimetro e in questa fase continuano a fare partita pari: Geri è bravo a chiudere Näslund con una coraggiosa uscita, mentre sulla ripartenza sammarinese il cross di Michelotti è deviato in calcio d’angolo.

Nonostante un torneo di indiscutibile complessità atletica e tattica, San Marino chiude nel migliore dei modi: il secondo tempo della sfida con la Svezia è il miglior lascito che si potesse pretendere dai biancoazzurrini alla prima esperienza internazionale e che, molti di loro, sono approdati da pochi mesi a questa disciplina in costante crescita in territorio. Prima della fine c’è spazio anche per l’ennesimo colpo di reni di Geri e per il clamoroso recupero di Beinat, che salvo un gol fatto andando a sbattere sul palo.

Alla fine è festa per tutti, in campo e sugli spalti: va in archivio un torneo – il primo internazionale nella storia del futsal giovanile sammarinese – di grande spessore e dall’indiscutibile successo in termini organizzativi, che ha rispettato tutti i dettami UEFA in merito. Condizione possibile anche grazie alla collaborazione con le strutture ricettive sammarinesi. Non da meno l’interesse generato da un evento che, sulla più nota piattaforma social del mondo – Facebook – ha superato le 100,000 visualizzazioni live di tutti i contenuti, toccando il picco per la sfida con Kosovo-Svezia che ha toccato punte di 1,300 utenti contemporaneamente collegati ed un totale di 49,000 visualizzazioni totali.


 

Futsal EURO U-19, Preliminary Round | Svezia 6-0 San Marino

 

SVEZIA

Rohman, Larsve, Näslund, Lackéll, Miljanovic

A disposizione: Jakobsson, Berisha, Diaz, Eriksson, Milovanovic, Sevelinovic, Sulejmanovic

Allenatore: Lars Ekdahl

 

SAN MARINO

Geri, Beinat, Baldelli, Michelotti, Dolcini

A disposizione: Fazzardi, El Attar, Della Valle, Pelliccioni, Giacobbi, Gennari, Bollini

Allenatore: Roberto Levani

 

Primo arbitro: Jan Kresta (CZE)

Secondo arbitro: Gerard Roure Ramirez (AND)

Terzo arbitro: Ingus Puriņš (LVA)

Marcatori: 0’25”, 8’13”, 21’53” Näslund, 6’09” Sulejmanovic, 17’27” Lackéll, 27’15” Veselinovic

Ammoniti: Michelotti, Beinat, Näslund


 

Futsal EURO U-19, Preliminary Round | Cipro 9-3 Kosovo

 

CIPRO

Eliades, El Kebbe, Koulloupa, Tsitsos, Loizou

A disposizione: Economides, P. Papadopoulos, Kypri, Sofroniou, Angelis, Poyiatzus, V. Papadopoulos

Allenatore: Chrysostomos Chrysostomou,

 

KOSOVO

Gllareva, Berbatovci, Lahu, Mataj, Maxharraj

A disposizione: Avdija, Haliti, Beqiri, Thaqi, Lleshaj, Dragusha, Aliu

Allenatore: Suad Keçi

 

Primo arbitro: Ozan Soykan (TUR)

Secondo arbitro: Ingus Puriņš (LVA)

Terzo arbitro: Gerard Roure Ramirez (AND)

Marcatori: 0’11”, 34’44” Tsitsos, 1’51” Lahu, 2’11”, 32’36” Koulloupa, 5’37” Haliti, 16’02” Maxharraj, 19’04”, 23’42”, 32’02” Angelis, 19’55”, 38’11” t.l. Loizou

Ammoniti: Berbatovci, Maxharraj, El Kebbe, Loizou

Espulsi: Berbatovci (doppia ammonizione)


 

FSGC | Ufficio Stampa

 

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