Nella Repubblica di San Marino, l’attività del calcio di base, dai 5 ai 12 anni, viene portata avanti dalla Federazione e dalle singole Società affiliate alla stessa. Grazie ad una costante collaborazione e sinergia tra le componenti Societarie e quelle Federali, il lavoro svolto risulta coordinato e condiviso. Tutto ciò nel rispetto, da un lato, dell’ autonomia organizzativa delle singole realtà che si occupano di reclutamento e gestione dei piccoli calciatori, e dall’altro dell’evidente necessità di un ente che sovrintenda le attività, dettando regole, indirizzi ed obiettivi.
Caratteristica peculiare dell’organizzazione Calcistica Sammarinese è proprio questo rapporto di confronto costante tra i Responsabili Federali e quelli delle singole Società, sia da un punto di vista organizzativo, sia da un punto di vista tecnico. Personale qualificato individuato dalla Federazione si occupa ogni giorno di accompagnare, sostenere e condividere le linee guida presentate, nell’intento di armonizzare il più possibile il lavoro e di creare una filosofia comune, una identità certa, che permetta ai giovani l’acquisizione di una cultura calcistica la più elevata possibile.
L’ obiettivo primario della FSGC, è cercare di migliorare, costantemente, sia in termini quantitativi che qualitativi, il Settore Giovanile di Base. Coinvolgimento di tutte le risorse umane, tecniche, amministrative e dirigenziali, aggiornamento permanente di tutte le componenti responsabili della “ FORMAZIONE” dei giovani, investimento economico di anno in anno sempre crescente, sono stati gli impegni e le attenzioni del Consiglio Federale della Federazione. Il tutto nell’assoluta convinzione che solamente attraverso uno sforzo notevole sul Settore Giovanile di Base si possano creare i presupposti per poter continuare un lavoro che permetta di raggiungere livelli di prestazioni e di valori umani importanti.
Compito principale della Federazione, attraverso le attività praticate, è quello di creare una identità, un modo di essere del giovane calciatore Sammarinese, futuro giocatore delle nazionali. Si intende FORMARE un calciatore con un comportamento adeguato dentro e fuori dal campo, nei confronti delle strutture, delle persone che lo seguono e con particolari valori morali e civili. Nello specifico, indirizzarlo verso un obiettivo sportivo da perseguire: futuro giocatore delle squadre nazionali e calciatore del massimo livello possibile.
PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITA’
1 ATTIVITA’ UFFICIALE INTERNA
Per le Squadre Under 8 – Under 10 – Under 12 suddivisa in tre periodi:
I° – periodo autunnale Settembre – Ottobre – Novembre
II°- Periodo invernale Dicembre – Gennaio
III°- Periodo primaverile Febbraio – Marzo – Aprile – Maggio
2 RADUNI COLLEGIALI
Per tutti i giocatori dell’ultima annata Under 12.
Attraverso i suddetti raduni (7/8) nell’arco della stagione calcistica, la Federazione applica un sistema di monitoraggio per tutti i tesserati al fine di programmare il loro passaggio di Settore.
RADUNO COLEGIALE Under 12 – 2° anno
Nel mese di maggio, tutti i tesserati sono convocati presso un campo sportivo per un pomeriggio di gioco, iniziando in tal modo la fase di monitoraggio in prospettiva futura.
3 PROGETTO CEF – CULTURA-EDUCAZIONE-FORMAZIONE
Il progetto prevede il passaggio dello staff, formato da tecnici e preparatori coordinativo – motori, presso le Società affiliate, coinvolgendo tutte le fasce del Settore Giovanile di Base. Questo progetto si interseca con tutte le attività del Settore di Base fornendo un contributo importante in termini non solo tecnici e motori ma anche sotto il profilo della filosofia e mentalità.
4 ATTIVITA’ PROMOZIONALE
A- MINI CALCI bambini/e 1° e 2° Scuola Elementare – 2 incontri nel mese di Maggio
B- PRIMI CALCI bambini/e 3° e 4° “ “ – 2 incontri nel mese di Maggio
C- PROGETTO FEDERAZIONE-SCUOLA ELEMENTARE:
Dall’anno scolastico 2008/09, la Federazione ha promosso un progetto con i 14 Plessi della Scuola Elementare che prevede la presenza di personale qualificato nell’impostazione e insegnamento dell’attivita’ motoria con l’uso della palla, ed organizzazione di torneo scolastico di fine stagione.
5 PARTECIPAZIONE A TORNEI PRIMAVERILI
(con i giocatori dell’ultimo anno partecipanti al campionato U12)
Partecipazione a tornei che si svolgono nel circondario con finalità di assemblare e valutare tutti i giocatori in competizioni con altre realta’ calcistiche.
6 GRASSROOTS DAY
In una data fissata dalla UEFA, tutte le componenti del Settore Grassroots, si ritrovano presso il “San Marino Stadium” per celebrare una giornata di calcio per tutti.
7 CAMPUS ESTIVI
Dalla stagione calcistica 2013/14 la Federazione promuove per il mese di Giugno, lo svolgimento di “Campus estivi”. Tale progetto coinvolge bambini e bambine della scuola primaria e secondaria che per l’intera giornata sono impegnati in attività calcistiche ed extra campo, assistiti da personale qualificato. Un accurato programma tecnico viene stilato e portato avanti dal Responsabile dei Campus, attraverso proposte specifiche volte a migliorare tutte le abilità dei piccoli calciatori.
8 GIORNATA DELL’ACCOGLIENZA
E’ un pomeriggio in cui il gruppo dei giocatori della prima annata del settore agonistico, informano i giocatori dell’ultima annata under 12 riguardo la “vita” del gruppo durante la stagione calcistica successiva: impegni, difficoltà incontrate, rapporto studio/attività sportiva, alimentazione, vita in gruppo ecc.. In tal modo i ragazzi iniziano a rendersi conto di come stanno cambiano le cose nel loro percorso di formazione, che prevederà un impegno maggiore ed un’attenzione particolare verso tutti gli aspetti sportivi.
9 RESPECT CUP
Torneo giocato dalla categoria Under 12, in un campo a 11 in preparazione del loro passaggio al Settore Selezionato. Caratteristica di questo appuntamento è la composizione delle squadre “mista”, ovvero formate da giocatori provenienti dalle diverse Società Sammarinesi, in modo da superare le sane rivalità ed orientarsi verso una concezione “comune”: l’appartenenza alla Federazione Calcio Sammarinese. Particolare attenzione viene prestata ai valori di riferimento del torneo: lealtà, fair play, rispetto, sempre prioritari nella crescita dei nostri giovani.
N.B. In ogni attività considerata, sia ufficiale che promozionale, dove sono previste partite di calcio, i modelli di competizione, le cui variabili sono Spazio, Tempi di gioco, Tempi di recupero, n° di giocatori effettivi, Palloni, Misure delle porte, Regole modificate, ecc.., vengono proposti ed adattati secondo le fasce di età coinvolte.
LA PIANIFICAZIONE DELL’ATTIVITA’ DI BASE (scaricabile a fondo pagina):
“Obiettivi SPECIFICI per categoria”
Per pianificare il lavoro della stagione risulta opportuno attenersi ad alcune indicazioni riguardanti gli obiettivi generali della Scuola Calcio, specializzando le finalità in considerazione della situazione contingente in cui si opera.
E’ opportuno osservare come i prospetti che seguono fungano da “binari”, all’interno dei quali elaborare una programmazione specifica che tenga conto di tutta una serie di condizioni riferite al proprio contesto di lavoro.
Buona regola sarebbe, per chi opera nell’attività di base, la conoscenza degli obiettivi di tutte le categorie, e non solo di quella riferita al proprio gruppo di allievi. Questo per facilitare la comprensione delle varie situazioni, e per avere un quadro più ampio e completo circa il lavoro da svolgere.
La suddivisione in due periodi dell’attività di ogni categoria deve essere presa ad indicazione, nell’ intento di far notare le differenze esistenti al principio ed al termine di un determinato percorso.
E’ nostra ferma convinzione che qualsiasi intervento rivolto alla formazione dei nostri giovani debba essere basato sulle più svariate forme di gioco/divertimento, da utilizzare in ogni seduta di allenamento quali strumenti finalizzati al raggiungimento di tutti gli obiettivi di categoria.
I responsabili del Settore Giovanile di Base
PROPOSTA DI PIANIFICAZIONE PER LA CATEGORIA “UNDER 8” (6-7-8 anni):
Periodo | Obiettivi educativi ed emotivo-cognitivi | Obiettivi motori: capacità coordinative capacità condizionali | Obiettivi tecnici | Obiettivi tattici | |
Prima fase (6-7 anni) | Stare assieme Fare amicizie Gioco e divertimento Creatività Insegnamento delle principali regole di gioco | Attraverso fasi di gioco e non, perseguire tutti gli obiettivi, dalla sensopercettività agli schemi motori di base posti in relazione con il proprio corpo e l’ambiente esterno | Mobilità articolare Effettuare lavori a carico naturale Rispetto delle pause | Approccio alla tecnica individuale Contatto della palla con tutte le parti del corpo | Riferimento all’insegnamento delle figure geometriche: triangolo, rombo (aquilone), quadrato ecc..* 1 vs 0 1 vs P 1 vs 1 |
Seconda fase (7-8 anni) | Rispetto dei compagni e degli adulti Alternanza tra fasi di gioco e fasi di ascolto Attenzione | Sviluppo schemi motori di base: camminare, correrre, strisciare, saltare, rotolare, arrampicarsi, lanciare, equilibrio mono-bipodalico | Staffette e piccole gare Utilizzo di salti e balzi (espressione motoria naturale) Cambi di direzione alla massima velocità possibile | Contatto Controllo Guida Tiro in porta Gioco di testa (con palloni e modi adeguati) | Mini partite ad effettivi ridotti, senza ruoli fissi Conoscenza dei concetti di spazio e tempo (cronologico) Gioco partita: 3>3, 4>4, 5>5 Situazioni di differenza numerica |
Indicazioni | |||||
Rispettare i seguenti principi per realizzare l’APPRENDIMENTO di nuove abilità: | |||||
° I giochi devono permettere al bambino di sperimentare varie soluzioni per poter scegliere quella più adatta | |||||
° L’ attività deve prevedere momenti di esperienza, seguiti da brevi momenti di analisi e riflessione | |||||
° Il bambino deve essere messo in condizione di capire se la sua scelta è stata quella giusta | |||||
° Far capire al bambino, con gradualità, che l’abilità acquisita potrà essere trasferita nel gioco | |||||
° Semplicità nei termini e nei contenuti dell’insegnamento | |||||
° Utilizzare giochi con la palla di dimensioni e peso diverse | |||||
° Pazienza | |||||
* Per una migliore esposizione fare riferimento al libro Trapattoni-Cecchini – La formazione e l’evoluzione tattica nel calcio (pag 221) Edizioni Nuova Prhomos Città di Castello PG | |||||
PIANIFICAZIONE PER LA CATEGORIA “UNDER 8” (6-7-8 anni):
OBIETTIVI “IN USCITA”
Il bambino di 8 anni, dopo un percorso formativo di 3 stagioni sportive, dovrebbe conoscere e praticare i seguenti contenuti:
A) Padronanza della palla con il piede dominante
B) L’uno contro uno nelle forme più semplici
C) Saper attaccare e saper difendere
D) Le “posizioni” riferite al rombo-aquilone nei giochi proposti adattati e nelle fasi delle mini partite
E) Avviamento al colpo di testa (con l’utilizzo di palloni e modi adeguati)
F) Conoscenza e rispetto delle regole, delle cose e delle persone
N.B. Per quanto riguarda il punto A, il termine padronanza della palla è composto dai seguenti elementi: contatto, controllo, guida. In riferimento al punto B, la mini partita si gioca in uno spazio orientativamente di mt 8 x 12, dove il gol è valido quando si realizza una “meta” portando la palla oltre la linea difesa dall’avversario.
Revisione e aggiornamento: Settembre 2014
PROPOSTA DI PIANIFICAZIONE PER LA CATEGORIA “UNDER 10” (8-9-10 anni):
Periodo | Obiettivi educativi ed emotivo-cognitivi | Obiettivi motori: capacità coordinative capacità condizionali | Obiettivi tecnici | Obiettivi tattici | |||
Prima fase (8-9anni) | Promuovere l’iniziativa individuale e di gruppo Conoscenza del fine del gioco e della partita Accettare la sconfitta Collaborazione: il gruppo e il gruppo squadra Largo spazio a fantasia, iniziativa e creatività: il divertimento | Educazione ai gesti motori corretti Verifica acquisizione schemi motori di base e loro ulteriore sviluppo | Mobilità articolare attraverso le fasi di gioco e non Utilizzare giochi con la palla Ricerca della massima velocità ed agilità | Guida della palla Dominio della palla Tiro in porta Ricezione Trasmissione Contrasto Lavoro sul piede debole | Conoscenza delle figure geometriche: triangolo, rombo (aquilone), quadrato ecc..* Giochi per il 2 >1 e 2>2 Gioco partita: 5>5, 6>6 | ||
Seconda fase (9-10 anni) | Rendere positive le dinamiche di gruppo Valore morale delle regole: prime responsabilità Bambino, società di calcio, famiglia: interazione continua | Incremento di tutte le capacità coordinative, in particolare: reazione, ritmo, equilibrio. Ricerca del gesto motorio corretto | Staffette e piccole gare Utilizzo di salti e balzi (espressione motoria naturale) Cambi di direzione alla massima velocità possibile Sviluppo della rapidità Reattività a stimoli esterni | Combinazione di più gesti tecnici: guida e arresto della palla guida e tiro in porta finte e dribbling Lavoro sul piede debole Gioco di testa (prime indicazioni tecniche) | Proteggere la propria porta Non perdere la palla Conquistare la palla Avanzare Fare gol Difensore: intercetto, presa di posizione, copertura della porta Attaccante: non fermarsi, finta e dribbling Gioco partita:max 7>7 | ||
Indicazioni | |||||||
° Iniziare ad educare, con gradualità,i bambini alla collaborazione, senza soffocarne la libertà di espressione tecnica. | |||||||
° Importante risulta l’insegnamento del rispetto delle cose e delle persone, la cura del materiale sportivo, gli orari. | |||||||
° Mettere in risalto la prestazione e gli obiettivi prefissati ed il tentativo di raggiungerli, non il fatto di doverli raggiungere per forza. | |||||||
° Lavorare tanto sull’associazione di gesti motori e tecnici, aumentando progressivamente la velocità di esecuzione. | |||||||
* Per una migliore esposizione fare riferimento al libro Trapattoni-Cecchini – La formazione e l’evoluzione tattica nel calcio (pag 221) | |||||||
Edizioni Nuova Prhomos Città di Castello PG |
PIANIFICAZIONE PER LA CATEGORIA “UNDER 10” (8-9-10 anni):
OBIETTIVI “IN USCITA”
Il bambino di 10 anni, dopo un percorso formativo di 5 stagioni sportive, dovrebbe conoscere e praticare i seguenti contenuti:
A) RICEVERE, CALCIARE E CORRERE CON LA PALLA NELLE FORME PIU’ NATURALI E SPONTANEE, ANCHE IN PRESENZA DI UN AVVERSARIO
B) UTILIZZO COSTANTE DEL PIEDE NON DOMINANTE (O “PIEDE DEBOLE”)
C) COLPO DI TESTA (utilizzando palloni e modi adeguati)
D) Il 2 vs 1 ed il 2 vs 2 nelle forme più semplici
E) Le posizioni del corpo nelle fasi di possesso e non possesso palla *
F) Conoscere e giocare in tutte le “posizioni” che i moduli adottati prevedono (secondo l’applicazione delle figure geometriche)
G) Velocità, rapidità, reattività, con la palla e senza
H) Ricercare e perseguire una buona mobilità articolare generale
I) Sensibilizzare e migliorare il sistema dell’equilibrio in tutte le sue forme
J) Autocontrollo e collaborazione
K) Far parte e sentirsi parte del gruppo-squadra
L) regolamento di gioco (conoscere le regole principali riferite ai campionati di competenza)
*Per posizioni del corpo si intendono i vari atteggiamenti che il bambino assume nelle fasi di gioco di possesso-non possesso palla, quando si trova ad interagire con la presenza dei compagni, avversari, linee di gioco, porta da attaccare e da difendere.
Revisione e aggiornamento: Settembre 2014
PROPOSTA DI PIANIFICAZIONE PER LA CATEGORIA “UNDER 12” (10-11-12 anni):
Periodo | Obiettivi educativi ed emotivo-cognitivi | Obiettivi motori: capacità coordinative capacità condizionali | Obiettivi tecnici | Obiettivi tattici | ||||
Prima fase (10-11anni) | Sicurezza di se e delle proprie capacità Autostima Sentirsi accettati Senso di appartenenza al gruppo L’obiettivo della partita, il rispetto dell’arbitro e degli avversari Massimo spazio a fantasia e creatività: il divertimento | Sviluppo di tutte le capacità coordinative: equilibrio, differenziazione, ritmizzazione, orientamento, reazione Ricerca del gesto motorio corretto | Educazione alle capacità condizionali: mantenimento mobilità articolare utilizzo di salti e balzi (espressione motoria naturale) cambi di direzione alla massima velocità possibile Sviluppo della rapidità | Perfezionamento e velocizzazione di tutti i gesti tecnici acquisiti in precedenza: guida, dominio, tiro in porta, ricezione, trasmissione. Lavoro sulla ricezione orientata e sul posizionamento del corpo Lavoro sul piede debole | Applicazione pratica delle situazioni di gioco collegate all’utilizzo delle figure geometriche* Conoscenza e consapevolezza della posizione in campo assunta in riferimento a uno o più moduli o disposizioni Giochi per il 3 >2, 3>3, 4>3 Gioco partita: 7>7, 9>9 | |||
Seconda fase (11-12 anni) | La competizione: la vittoria e la sconfitta Sviluppo delle capacità collaborative La comunicazione L’identità Conoscenza piena delle regole del gioco | Sviluppo di tutte le capacità coordinative, in particolare l’equilibrio ed il ritmo Effettuare proposte che implichino l’utilizzo degli schemi motori di base ** | Staffette e piccole gare Esercitazioni sulla propriocettività Reattività a stimoli esterni Raggiungimento della massima rapidità | Combinazione di più gesti tecnici Finte e dribbling Lavoro sul piede debole Gioco di testa Rimessa laterale Tecnica del portiere Iniziare a trasferire le capacità tecniche nel contesto di gioco: Tecnica applicata in situazione | Difensore: temporeggiare, contrastare, presa di posizione. Marcare e coprire. Attaccante: Smarcamento per concludere o continuare l’azione Sviluppo dei principi tattici base individuali in fase di pdp e di non pdp; inizio di educazione alla tattica di squadra: i primi principi di gioco collettivi Il pressing Il ruolo | |||
Indicazioni | ||||||||
° La categoria in oggetto rappresenta l’età d’oro per l’apprendimento motorio | ||||||||
° Importante risulta la spiegazione e dimostrazione dei vantaggi che si ottengono da una corretta posizione del corpo (orientamento). | ||||||||
° Prime valutazioni circa l’attitudine a giocare nelle varie zone del campo: la scoperta del ruolo. | ||||||||
° Porsi degli obiettivi assieme ai ragazzi e verificarne il raggiungimento, esaltandone la ricerca, | ||||||||
e non enfatizzando esclusivamente il mero risultato sportivo. | ||||||||
** In considerazione dell’imminente o già avviato periodo di sviluppo corporeo, risulta utile stimolare nuovamente | ||||||||
alcuni schemi motori di base che potrebbero altrimenti rischiare di perdersi nel tempo | ||||||||
* Per una migliore esposizione fare riferimento al libro Cecchini – Battisti: La formazione tattica in fase di possesso palla (ediz. 2011) |
PIANIFICAZIONE PER LA CATEGORIA “UNDER 12” (10-11-12 anni):
OBIETTIVI “IN USCITA”
Il bambino di 12 anni, dopo un percorso formativo di 7 stagioni sportive, dovrebbe conoscere e praticare i seguenti contenuti:
A) FINTE, DRIBBLING, TIRO IN PORTA, ANCHE IN MANIERA COMBINATA TRA
B) UTILIZZO COSTANTE DEL PIEDE NON DOMINANTE (O “PIEDE DEBOLE”)
C) COLPO DI TESTA OFFENSIVO E DIFENSIVO
D) PASSAGGIO GRADUALE DALLA TECNICA DI BASE, PROPOSTA CON I METODI ANALITICO E GLOBALE, ALLA TECNICA APPLICATA IN SITUAZIONE (con forme di gioco semplici e in superiorità-inferiorità numerica)
E) Ricerca della gestualità tecnica e dei movimenti efficaci*
F) Giocare in tutti i “ruoli” di reparto (le posizioni) che i moduli adottati prevedono
G) Concetti di educazione al movimento di marcatura-copertura e smarcamento**
H) velocità, rapidità, reattività, con la palla e senza
I) Mantenere una buona mobilità articolare generale
J) Maggiore propensione e mentalità attiva al possesso di palla ed al gioco in attacco
K) Previsione dei comportamenti dei compagni e degli avversari durante le fasi della partita (forme più semplici di lettura delle situazioni e della partita)
L) Autostima, sicurezza di sè e delle propie capacità
M) Il 2 vs 1 ed il 2 vs 2 in fase offensiva e difensiva; le prime situazioni DI GIOCO complesse: 3 vs 2, 3 vs 3, 4 vs 3
*L’allievo deve conoscere la corretta posizione dei propri segmenti corporei, nelle fasi di lavoro e di gioco, sia sotto il profilo fisico-atletico, sia in relazione alla palla.
**Movimenti e comportamenti intesi come predisposizione mentale (intenti) in considerazione della transizione dalla fase di possesso a quella di non possesso palla e viceversa.
Revisione e aggiornamento: Settembre 2014
Lo staff della“squadra”
- Carlo Chiarabini: responsabile tecnico – organizzativo Progetto CEF
- Emilio Cecchini: coordinatore Settore Giovanile di Base FSGC
- Lorenzo Magi: collaboratore tecnico
- Benedetti Gabriele: collaboratore tecnico
- Firmino Pederiva: collaboratore tecnico
- Omar Zanotti : esperto coordinativo-motorio
- Luigi Di Spirito: esperto coordinativo-motorio
- Pietro Martini: preparatore dei portieri
I principi specifici del progetto CEF
- Obiettivo principale: CONCETTO DI FORMAZIONE
- Qualità con obiettivo eccellenza
- Omogeneità dello staff
- Continuità (4 anni)
- Ciclicità (3 settimane)
- Programmazione e pianificazione specifica
- Piani di intervento periodici
- Valutazione/misurazione della qualità
- Attuazione dei controlli e adattamenti “strada facendo”
- Collaborazione costante e continua, integrazione staff Fsgc – istruttori Società
- Dare ad ogni bambino le stesse opportunità
Progetto CEF: Cultura, Educazione, Formazione
Il progetto CEF nasce nell’estate 2013 da un’idea della Federazione Sammarinese Giuoco Calcio, spinta dalla volontà di migliorare il movimento calcistico nel settore di base.
Le considerazioni alla base della nascita di questo progetto sono state fondamentalmente tre:
- dedicare attenzione a tutte le fasce di età (under 8, under 10 e under 12), concentrandosi non solo sull’aspetto tecnico ma anche sulla metodologia di insegnamento intesa a 360°;
- interventi periodici e specifici, calibrati per ogni realtà;
- volontà di uniformare determinati comportamenti, modi di fare, approcci al bambino nelle fasce di età considerate, per creare una filosofia ed una cultura calcistica comune.
Gli obiettivi
- Migliorare la qualità dell’insegnamento ai bambini, sin dai primi anni di attività.
- Far capire agli istruttori dell’attività di base quanto siano importanti la competenza, la professionalità ed il confronto per raggiungere i risultati prefissati.
- Portare i ragazzi, al termine del percorso di scuola calcio, ad un livello tecnico e motorio più adeguato agli impegni ed ai campionati che la Federazione si prefigge di affrontare.
Le strategie:
- Vengono tracciate linee guida che fungono da “binari”, all’interno dei quali poter spaziare in base alle specifiche situazioni;
- Il lavoro è basato sulla condivisione delle azioni, cercando di valorizzare le qualità di ogni singolo istruttore, coinvolgendolo all’interno di un disegno comune.
Differenze rispetto al passato:
- maggiore uniformità di vedute e di filosofia dello staff tecnico che compone la “squadra”;
- Interventi specifici, calibrati sulle singole realtà.
LA PROGRAMMAZIONE TECNICA
DELL’ATTIVITA’ DI BASE:
IL PROGETTO CEF
LINEE GUIDA, OBIETTIVI, ORGANIZZAZIONE
Introduzione
L’attività di base, dai 6 ai 12 anni, rappresenta un momento straordinario per l’apprendimento tecnico-tattico-motorio-cognitivo del bambino. L’incidenza dei tecnici educatori risulta elevatissima per cui appare prioritario supportare tali figure, rendendoli consapevoli che sono sì importanti le conoscenze, ma che è determinante soprattutto il saper trasferire le conoscenze stesse agli allievi. C’è grande differenza tra sapere e saper insegnare; è la differenza che fa di un tecnico preparato un “bravo tecnico”.
Organizzare e gestire l’area tecnica di un’attività di base è qualcosa di estremamente importante. Indispensabile risulta condividere con la dirigenza gli obiettivi; la Federazione, sulla spinta di determinate esigenze, elabora un progetto ed i responsabili delle varie aree assieme a tutti coloro che operano nel settore debbono essere parte attiva ed integrante di questo disegno. È fondamentale andare tutti nella stessa direzione, consapevoli in particolar modo che i risultati non si raggiungono grazie ad una bacchetta magica, ma che serve pazienza, tempo e lavoro. Insieme alla giusta filosofia.
Il progetto CEF: Cultura, Educazione, Formazione
Il progetto è rivolto a migliorare ulteriormente le esperienze del recente passato. Rispetto al programma “Aiuto Tecnico”, dove quattro istruttori si soffermavano nei vari campi, ruotando, e concentrandosi esclusivamente sulle formazioni under 12, la nuova idea, appoggiata anche da molte Società, è quella di dedicare maggiore attenzione a tutte le fasce di età (under 8, under 10 e under 12), ponendo l’attenzione non solo sull’aspetto tecnico, ma anche sulla metodologia di insegnamento intesa a 360°. Per realizzare questo la Federazione ha pensato di costruire una “Squadra”, guidata da un responsabile tecnico che organizzerà il lavoro di campo, naturalmente in sinergia con il coordinatore del settore giovanile di base. Il responsabile sarà coadiuvato figure che si occuperanno dell’aspetto tecnico e di quello coordinativo-motorio, oltre che da una figura che fungerà da supporto alle Società nella preparazione dei portieri.
La differenza di impostazione rispetto alla precedente esperienza degli aiuti tecnici risiede nella maggiore uniformità di vedute e di filosofia della “squadra”. Minore frammentazione e minore possibilità di “equivoci” nelle azioni di intervento saranno obiettivi primari; i tecnici delle Società si troveranno ad interfacciarsi sempre con le stesse persone, instaurando in tal modo un rapporto più intenso e soprattutto più omogeneo in termini di impostazione del lavoro. Gli indirizzi condivisi permetteranno con maggiore facilità una valutazione sostanziale ed oggettiva dei miglioramenti realizzati.
La filosofia e le linee guida
La filosofia rappresenta il modo di pensare e di operare all’interno di un determinato contesto; va sposata e condivisa. Se l’approccio verso i ragazzi sarà molto diverso lungo il percorso della loro crescita, difficilmente essi acquisiranno quella “cultura sportiva” che spesso pretendiamo. Servono alcuni punti fermi, alcune regole, certezze, sulle quali il bambino deve poter poggiare i suoi naturali dubbi. Nel rispetto di tutte le straordinarie diversità esistenti tra ognuno di loro.
La realtà di San Marino, con la sua frammentazione in termini di logistica operativa, risulta impegnativa da dotare di una “filosofia comune”; tuttavia, uno dei compiti del responsabile dell’area tecnica è proprio quello di cercare di uniformare determinati comportamenti, modi di fare, approcci alla relazione con i bambini, metodologie di insegnamento.
Tracceremo linee guida che fungeranno da “binari” all’interno dei quali poter intervenire, spaziare e modificare in base alle specifiche situazioni. Il tutto nella massima collaborazione con i coordinatori dei singoli poli ed i singoli istruttori, i quali avranno un ruolo determinante in questo nuovo progetto.
Gli obiettivi
Solo avendo ben chiara la meta potremo tracciare il percorso per raggiungerla. L’indicazione degli obiettivi risulta quindi assolutamente prioritaria.
L’obiettivo fondamentale che ci poniamo può essere sintetizzato con una parola: formazione. A sua volta la formazione deve essere considerata a due livelli,
- formazione dei tecnici educatori
- formazione dei bambini-calciatori
La figura del responsabile tecnico dovrà incidere in maniera significativa sulla mentalità e sull’atteggiamento di coloro i quali andranno a guidare quotidianamente i nostri ragazzi. Ecco che la relazione che instaureremo con loro, le attività che proporremo assieme, dovranno basarsi sul rispetto e sulla stima, nell’intento del miglioramento reciproco ed in un ‘ottica di supporto didattico che nulla toglie alle capacità e peculiarità del singolo tecnico. L’obiettivo è quello di fornire agli istruttori una guida nella programmazione ed allo stesso tempo uno stimolo alla propria attività. Solo se recepito in questo modo l’intervento dello staff tecnico della Federazione potrà dare un contributo significativo alla crescita di tutti i tecnici delle varie Società.
A cascata l’obiettivo diventa quello di formare dei ragazzi che possano prima di tutto diventare uomini, e poi calciatori. Il valore sociale dell’attività nelle prime fasce di età non può essere in discussione, così come importante risulterà il tentativo di ampliare il numero di tesserati che praticano questo sport.
Scendendo nello specifico tecnico, lo scopo che ci prefiggiamo è quello di formare calciatori più pronti ad affrontare i campionati agonistici (da dodici anni in poi) e soprattutto che possano ben figurare nelle attività delle Nazionali.
Migliorare contemporaneamente il bambino “più indietro” e quello “più avanti” è un traguardo allo stesso tempo difficile, ambizioso, ma possibile. Vogliamo realizzarlo, dando poi la possibilità a chi dimostra di avere capacità, di confrontarsi con i pari livello in determinate situazioni che andremo a costruire. In tal modo cercheremo di innalzare il grado di difficoltà delle proposte e della competizione, stimolando i ragazzi con richieste più esigenti ed impegnative.
Ultimo obiettivo, ma non per importanza, è quello di aumentare ancora il senso di appartenenza alla Federazione, in modo da poter contare su ragazzi che una volta ultimato il percorso dell’attività di base si dimostrino desiderosi di vestire le maglie della Federazione, sia a livello di campionati, sia a livello di attività con le Nazionali .
Nel giro di alcuni anni San Marino deve poter diventare un punto di arrivo per i ragazzi del territorio, e non un punto di partenza verso altre realtà limitrofe che sino ad oggi hanno mostrato un appeal superiore in termini di richiamo di settore giovanile.
L’organizzazione del lavoro e gli interventi
Per programmare un’attività con efficacia è necessario analizzare anzitutto la reale situazione delle strutture (impianti, attrezzature, durata e numero allenamenti), dei tecnici educatori, e soprattutto del materiale umano a disposizione (calciatori). Servirà dunque un breve periodo di “presa visione”, che ci permetterà di approfondire nello specifico le questioni tecniche da affrontare.
La programmazione delle attività è chiamata periodizzazione e si basa sugli obiettivi da raggiungere distribuiti in diversi periodi detti cicli. Quest’ultimi verranno suddivisi in:
- MEGA-CICLI, l’organizzazione su più stagioni sportive (obiettivi a tre-cinque anni);
- MACRO-CICLI, la stagione sportiva o una sua parte (generalmente trimestri);
- MESO e MICRO-CICLI, la programmazione a breve termine (da due a sei settimane);
- UNITA’ DI LAVORO, il singolo allenamento.
Il lavoro da svolgere nella gestione tecnica dell’attività di base dovrà necessariamente riguardare a tutto tondo la realtà in cui si opera. Per questo gli interventi quotidiani nelle diverse società non saranno di carattere esclusivamente tecnico ma, soprattutto con le primissime fasce di età (under 8, under 10), interventi a 360°, ossia che considerino il modo di relazionarsi con il bambino, l’aspetto emotivo, motivazionale; dal suo arrivo al campo alla sua partenza.
Per le categorie under 10 ed under 12 si tratterà di un lavoro più specifico; grande attenzione verrà dedicata alla tecnica di base e alla tecnica applicata in situazione, nella consapevolezza che il giocatore del futuro dovrà possedere caratteristiche di un certo tipo per poter tenere il passo dei concorrenti.
Anche l’aspetto fisico avrà un ruolo importante: nelle prime fasce un lavoro spiccatamente coordinativo e di sviluppo degli schemi motori di base verrà man mano affiancato da un’attività coordinativo-motoria più esigente, per arrivare alle categorie dei più grandi (under 12) dove inizieranno ad essere maggiormente allenate reattività, rapidità e velocità. L’obiettivo anche in questo caso è la preparazione ottimale ai campionati agonistici che dovranno vedere gli atleti della Federazione Sammarinese competere alla pari con i rispettivi avversari.
Per agevolare questo processo ci avvarremo dei raduni periodici già proposti in passato dalla Federazione stessa (aumentandone eventualmente il numero) rivolti allo svolgimento di attività più specifiche destinate a determinate fasce di età.
La pianificazione degli interventi terrà in considerazione l’organizzazione settimanale dei vari poli dislocati sul territorio, in modo da poter garantire una presenza costante del team di supporto. In questo modo sarà possibile prefissare dei micro-obiettivi calibrati sulle singole realtà e, periodicamente, verificarne il raggiungimento.
Confrontiamoci per crescere
A completamento del lavoro di campo quotidiano, l’intenzione è quella di organizzare regolarmente degli incontri, per discutere delle tematiche che man mano verranno individuate come prioritarie dai responsabili delle varie aree. In tal modo il confronto tra gli istruttori potrà costituire motivo di dibattito, scambio di opinioni ed esperienze e, di conseguenza, stimolo a mettersi in discussione per esprimere il meglio di se stessi.
Stagione sportiva 2013/2014
L’attività svolta in campo dal CEF
Da settembre 2013 a giugno 2014:
- 8 cicli di visite completi
- 120 sedute di allenamento
- Calcio femminile
- Scuola Portieri
- Interventi nelle scuole (classe 3° elementare)
- Raduni collegiali 2002
- Giornata dell’accoglienza
- Raduno collegiale 2003
- 1^ Trofeo “Respect Cup”
- Torneo con società professionistiche a Cotignola
- Campus estivi
Cicli di visite : in ogni ciclo è stata svolta l’attività con tutti i gruppi squadra di ogni polo calcistico.
Sedute di allenamento: durano circa 90 minuti; lo staff CEF, composto solitamente da un tecnico e da un esperto coordinativo motorio, svolge un lavoro presentato e concertato con gli istruttori del gruppo.
Calcio femminile: sono state realizzate 8 visite, in particolare con le categorie u8 ed u 10, ma parte dell’attività è stata svolta anche con le Giovanissime.
Scuola portieri CEF: nel corso della stagione sono state proposte 17 sedute specifiche dedicate ai ragazzi che partecipano al campionato under 12, con la presenza media di 4-5 portieri.
Interventi nelle scuole. Si tratta di visite alle classi 3° elementare per promuoveren l’attività motoria con palla. L’obiettivo è quello di far conoscere i lati positivi della disciplina del calcio, evidenziandone la componente educativo-formativa e di divertimento.
Raduni collegiali 2002: 8 raduni nel corso della stagione, circa uno ogni mese. Nell’occasione i ragazzi vengono suddivisi in gruppi e lavorano a stazioni con lo staff CEF, con l’obiettivo di iniziare a conoscere gli atteggiamenti e le dinamiche che troveranno nella stagione successiva entrando nell’attività “selezionata” della Federazione.
Giornata dell’accoglienza: i ragazzi 2002 sono stati accolti dal gruppo dei 2001, i quali hanno spiegato le attività che svolgono quotidianamente con i propri istruttori e le differenze rispetto all’attività svolta nel settore di base. A seguire lo staff CEF ha proposto una seduta di allenamento “mista” dove i ragazzi, integrandosi tra loro, si sono impegnati e divertiti nello svolgimento di giochi ed esercitazioni.
Raduno collegiale 2003: per la prima volta si organizza, a fine stagione, un raduno dedicato alla categoria “penultima annata del settore di base”, per fidelizzare i giocatori alla nostra Federazione, contrastando il trend che vede alcuni ragazzi approdare precocemente in società professionistiche vicine (Cesena, Rimini, Santarcangelo ecc..).
Respect Cup: è un torneo dedicato all’ultima annata del settore di Base, dove le squadre vengono formulate mischiando i giocatori provenienti dalle varie Società, in modo da anticipare ciò che avverrà con il passaggio ormai imminente nel settore giovanile selezionato. Il tutto basato sul fair play, sul rispetto e sull’integrazione, valori fondamentali nel percorso educativo dei nostri ragazzi.
Torneo di Cotignola: torneo di una giornata dove sono stati convocati i ragazzi 2002 più pronti per affrontare gare impegnative con avversari di livello elevato. Obiettivo: comportamento e conoscenza di quale futuro aspetti questi ragazzi.
Campus estivi (16-27 giugno 2014): sono stati organizzati nella convinzione che i nostri ragazzi, partecipandovi, possano trovare sia una continuazione del lavoro svolto durante l’anno, sia un momento di aggregazione e divertimento fondamentale per rafforzare il piacere di praticare questo sport.
L’attività svolta in aula dal CEF:
Nel corso della stagione numerose sono state le occasioni in cui lo staff del progetto CEF si è incontrato con i coordinatori ed istruttori dei singoli poli calcistici. Questo nel chiaro intento di fortificare il rapporto di stima e fiducia che vorremmo creare, attraverso il confronto, la discussione, ed il coinvolgimento massimo di coloro che quotidianamente insegnano ai nostri ragazzi.
- Riunione di presentazione del progetto CEF (inizio settembre 2013);
- Primo incontro con i singoli Poli calcistici per discutere delle situazioni specifiche (metà ottobre 2013);
- Serata dedicata all’approfondimento del tema specifico: “l’importanza dell’attività coordinativo-motoria nel settore giovanile di base” (inizio gennaio 2014).
- Secondo incontro con i singoli Poli calcistici per discutere delle situazioni specifiche e dei progressi constatati (metà febbraio 2014);
- Diverse serate dedicate all’organizzazione generale delle varie attività (lungo tutto il corso della stagione).
In aggiunta alle iniziative sopra descritte, il settore giovanile di base svolge anche altre attività che, pur non rientrando specificatamente nel progetto CEF, risultano ad esso collegate:
- campionati ufficiali interni
- attività promozionale
- grassroots day
- tornei mini calci e primi calci
Le attività fin qui elencate sono state organizzate e gestite dal Responsabile Tecnico Carlo Chiarabini e dal Coordinatore Emilio Cecchini,
Stagione sportiva 2014/2015
Gli obiettivi futuri
- Come prima cosa è necessario continuare nel percorso intrapreso di collaborazione con il settore “selezionato” (meglio detto settore “agonistico”). Per questo risulta determinante una condivisione delle metodologie e degli approcci, da fortificare tramite un costante confronto tra i vari tecnici e responsabili di settore.
- Condivisione più decisa di alcune regole di comportamento ed alcuni obiettivi tecnici sin dall’inizio delle attività stagionali.
- Incremento dell’attività promozionale sui valori educativo-sportivi del progetto CEF tramite iniziative di sensibilizzazione, incontri con le famiglie, ed altro.
- Valutare la possibilità di un allenamento aggiuntivo per la categoria under 12.
Campionato Sammarinese U12 | Autunnale
U10 | Campionato Sammarinese
Visualizza il materiale didattico.
Comunicato ufficiale n.1 2021-22
Comunicato ufficiale n.2 2021-22
Allegato n. 1 2021-22 | Modalità di svolgimento attività e gare nel Settore Giovanile di Base, annata 2021-22”
Libriccino di supporto per attività di base (Progetto CEF)
Programmazione, svolgimento e analisi di una seduta di allenamento
AUTOCERTIFICAZIONE ALLENATORE RSM
FIGURE GEOMETRICHE E FORMAZIONE TATTICA | di EmilioCecchini
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