Coppa Titano: festa Tre Fiori dopo una partita perfetta

Tre Fiori e Folgore si ritrovano in finale di Coppa Titano a distanza di tre anni dall’ultima volta, quando i Gialloblù si imposero 1-0. Al tempo la sfida si disputò a Montecchio, oggi è il San Marino Stadium ad ospitare l’ultimo atto della competizione calcistica più antica della Repubblica di San Marino.

A differenza di tante altre finali, anche del recente passato, la partita si accende pressoché subito. Folgore a un passo dal vantaggio dopo poco più di 100 secondi, con il movimento di Fedeli che entra in possesso del pallone sul lato corto dell’area piccola: il pacchetto arretrato di Borgagni tarda in chiusura e ci vuole un gran intervento di Aldo Simoncini per salvare la porta.

Che trovano, eccome, due dei quattro sammarinesi schierati dall’inizio dal Tre Fiori. La pressione di Adami Martins porta a un recupero palla ai danni di Nucci sulla trequarti offensiva, la qualità fuori categoria di De Falco ed il movimento senza palla di D’Addario fanno il resto. Inserimento coi tempi giusti dell’esterno, che batte alle spalle Bonini e fredda Gueye con un diagonale da breve distanza. Lo stesso terzino ex Rimini confeziona anche l’assist del potenziale raddoppio, che un liberissimo Gjurchinoski non sfrutta di testa – in completa libertà nell’area della Folgore. Il croato si sarebbe rifatto al 14’, quando supera di slancio Golinucci per sfondare in area dal lato corto: palla a rimorchio per l’inserimento di Dolcini, che segna il suo secondo gol in tre giorni.

Partenza lampo del Tre Fiori, che si dimostra letale nell’area avversaria e attento nella propria: al 16’ D’Addario è costretto agli straordinari per negare a Docente e Fedeli due conclusioni a botta sicura, poi Aldo Simoncini è monumentale sul secondo di tre angoli consecutivi nel negare la rete all’ex attaccante del Murata. Colpo di reni che, con l’aiuto della traversa e la reattività dei compagni sulla respinta, tiene inviolata la rete del Tre Fiori. È il momento migliore della Folgore, che al 27’ va ad un passo dal dimezzare il divario: l’errore di Censoni spalanca le porte dell’area a Docente, che trova un attento Simoncini sul suo sinistro. La ribattuta è per Fedeli, che spara alle stelle il suo piattone destro.

Pare stregata la porta del Tre Fiori, specie al 32’ quando Grani anticipa Fedeli sul secondo palo e poi, sul contro-cross di Dormi, Massari batte la linea del fuorigioco ma non Simoncini – spedendo il suo colpo di testa tra le braccia del portiere del Tre Fiori da distanza irrisoria. Decisamente più efficace la squadra di Borgagni, quando si trova in posizione di sparo: il buon lavoro spalle alla porta di Lentini apre un’autostrada per Gjurchinoski, che semina Massari ed anticipa Gueye in uscita. Avoni comanda il penalty, tra le proteste dell’ammonito portiere della Folgore, che può solo inchinarsi alla trasformazione da manuale di Andrea De Falco: destro potente e preciso all’incrocio dei pali e tris Tre Fiori. Il capitano gialloblù dà un saggio delle proprie qualità anche in chiusura di frazione, quando chiama Dolcini alla sovrapposizione per poi disegnare una parabola a premiare il movimento sul filo del fuorigioco di Lentini. Buon lavoro nel traffico, in area, della punta che libera un potente destro, terminato in corner dopo una doppia deviazione. Si va al riposo sul risultato di 3-0 in favore del Tre Fiori, capace di resistere ai tentativi della Folgore di rientrare in partita, per poi ipotecare il trofeo col rigore di De Falco.

©FSGC/Pruccoli | con 5 gol in 7 partite, Fedeli (Folgore) è il capocannoniere del torneo

Al rientro in campo, è Borgagni a cambiare: fuori Grani, che nella doppia sfida a La Fiorita ha accusato problemi fisici a più riprese; al suo posto Cuzzilla. La Folgore prova a dare un segno si svolta con l’incursione di Nucci, al tiro dai venti metri dopo un pallone recuperato sulla trequarti. La conclusione esce bene dal destro del capitano, che colpisce però la testa di De Lucia – transitante da quelle parti. Lepri porta Dormi al centro del campo, quasi a battezzare un rombo in possesso pala, affidando al dinamismo di Nucci il presidio della corsia di sinistra.

Il Tre Fiori si difende con ordine e senza andare in affanno, mentre Tamagnini si alza dalla panchina per rilevare il connazionale Dolcini. In ripartenza, poi, le doti di Gjurchinoski diventano impossibili da arginare – specie sull’ampio campo dello Stadium. Al 63’ il croato guida una transizione tre contro tre che decide di concludere con un destro dalla distanza: soluzione tutt’altro che avventata, visto che solo il montante salva Gueye. Sulla respinta Lentini litiga col pallone e deve riorganizzarsi col mancino, su cui è attento l’estremo senegalese della Folgore. Di lì a poco il primo avvicendamento di Lepri, che inserisce Piscaglia per Spighi.

La miglior opportunità nel secondo tempo dei Giallorossoneri arriva al 70’, quando Dormi imbuca con l’esterno per il movimento di Docente – abile ad allungarsi il pallone sull’uscita bassa di Simoncini. L’ex Rimini e Forlì non riesce però a trovare lo specchio. Situazione simile, poco più tardi, con Fedeli che sfrutta la torre di Docente per attaccare alle spalle Censoni. Stop perfetto e dribbling su Simoncini, per trovare la porta col destro e riaprire l’incontro, nonostante il tentativo in extremis di Censoni che devia sul palo senza impedire al pallone di insaccarsi.

La Folgore ci crede, alzando ulteriormente il proprio baricentro ed esponendosi inevitabilmente alle ripartenze avversarie, che si appoggiano ovviamente sugli strappi di Gjurchinoski. L’attaccante croato si esibisce in un coast-to-coast al 75’ che lo porta a sfondare in area di rigore, dove un attento Gueye impedisce che il suo suggerimento in area arrivi nelle disponibilità di Lentini. Nell’area opposta, il pallone per mettere sale sulla coda del Tre Fiori ce l’ha Docente, che si ritrova sulla traiettoria del sinistro sporco di Fedeli. La sua deviazione mancina da breve distanza, all’83’, purtroppo per lui, non è risolutiva e Simoncini può neutralizzare in tuffo.

La Folgore non ha certo desistito dal coltivare sogni di rimonta ed all’86’ ci vuole il miglior Aldo Simoncini per neutralizzare la volante di Dormi dal limite dell’area. Sul corner seguente, Piscaglia arriva a risolvere una mischia con una conclusione dal cuore dell’area che termina alle stelle. Un minuto dopo, è nuovamente Dormi a farsi vedere con una percussione irresistibile che lo porta al limite: il Tre Fiori gli concede solo il destro e la conclusione col piede debole non imbarazza Simoncini.

Su questi due ultimi tentativi scorrono i titoli di coda sulla 64° Coppa Titano, che saluta l’ottavo successo del Tre Fiori – il secondo negli ultimi tre anni di sole finali. Gli uomini di Borgagni, vincitore del titolo a due mesi dal suo ingaggio come allenatore, guadagnano così la qualificazione alle coppe europee. Se non arriverà il double in campionato, il club di Fiorentino giocherà i preliminari di UEFA Europa Conference League 2022/23.

 


Coppa Titano, 64° finale | Tre Fiori – Folgore 3-1

 

TRE FIORI [4-3-3]

A. Simoncini; D’Addario, Censoni, De Lucia, Grani (dal 46’ Cuzzilla); Pracucci (dal 78’ Della Valle), Adami Martins, De Falco; Dolcini (dal 60’ Tamagnini), Lentini (dal 90’ Ramundo), Gjurchinoski

A disposizione: Castagnoli, Astolfi, Ciccione

Allenatore: Gian Luca Borgagni

 

FOLGORE [4-4-2]

Gueye; Hirsch, Massari, Sottile (dal 90’+1’ Francioni), Bonini; Spighi (dal 66’ Piscaglia), Nucci, Golinucci, Dormi; Fedeli, Docente

A disposizione: Mignani, Sabbadini, Giardi, Aluigi, Cerquetti

Allenatore: Omar Lepri

 

Arbitro: Marco Avoni

Assistenti: Gianmarco Ercolani ed Ernesto Cristiano

Quarto ufficiale: Giacomo Cenci

Marcatori: 5’ D’Addario, 14’ Dolcini, 37’ rig. De Falco, 72’ Fedeli

Ammoniti: De Lucia, Gueye, Francioni

Note: 312 spettatori


FSGC | Ufficio Stampa

 

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