Il Tre Penne ribalta La Fiorita e torna campione di San Marino

Dopo due anni La Fiorita lascia al Tre Penne il trono del calcio sammarinese e lo fa al termine di una partita a dir poco avvincente, che i campioni in carica conducono sul piano del punteggio fin quasi ai titoli di coda dei tempi regolamentari ma che poi scivola via loro di mano in quelli supplementari, benchè sia poi loro concesso un quarto d’ora abbondante da giocare in superiorità numerica per l’espulsione pazza di Angelini.

Una finale come raramente se ne sono viste, insomma, ed il cui primo acuto porta i colori bianco e azzurro: Gai scappa sulla destra e mette a centro area per Palazzi, che schiaccia di testa impegnando Vivan. La risposta dei campioni in carica è un’iniziativa personale di Amati, che passa in mezzo a due avversari prima di cercare il bersaglio grosso: il destro del numero 21, però, è a salve. Dall’altra parte Palazzi sbuca alle spalle di Gasperoni su lancio millimetrico di Patregnani, prima di retrocedere il pallone all’accorrente Gai, che di destro non angola a sufficienza. Il Tre Penne prende le redini dell’incontro col passare dei minuti e al 21’ mette di nuovo paura a Vivan: Cesarini mette il turbo e dalla destra pesca in area Angelini, che con una deliziosa suolata invita al tiro l’accorrente Gai. Il capitano va a botta sicura ma ancora una volta la soluzione è centrale, e Vivan si salva.

Pochi minuti dopo è Ura a mettere al centro dalla corsia destra, con Gai che arriva al tiro per la terza volta consecutiva sbattendo stavolta sulla schiena di Olivi. Meno di sessanta secondi dopo il Tre Penne torna a sondare la fascia sinistra, con Palazzi che di nuovo sfila alle spalle di Gasperoni optando stavolta per la conclusione diretta: Vivan copre bene il palo di competenza. La Fiorita si rivede in avanti poco oltre la mezz’ora di gioco con lo scatto in profondità di Chiurato, fermato sul limite dell’area di rigore da un’uscita rischiosa ma efficace di Migani. Ma il Tre Penne non rallenta il ritmo e al 35’ torna a cercare la rete del vantaggio con Ura, che dopo una serpentina calcia dal limite lambendo il primo palo.

Per numero di occasioni create al Tre Penne lo 0-0 va stretto. Ma in una finale quasi sempre a risultare decisivi sono gli episodi, e così capita che a passare in vantaggio, per giunta a meno di due minuti dal duplice fischio, sia la squadra apparentemente meno ispirata: Loiodice individua lo spiraglio per servire Rinaldi, che si muove fra le maglie mal posizionate della difesa biancoazzurra e cavalca verso la porta, dove invece di sfidare Migani opta per il tocco laterale a beneficio di Chiurato, che non ha problemi ad insaccare a porta vuota.

Al pronti via della ripresa Rinaldi sfiora il raddoppio con un diagonale mancino che si stampa in pieno sul palo. Il Tre Penne, decisamente meno arrembante rispetto al primo tempo, torna ad affacciarsi nell’area avversaria al quarto d’ora: Angelini reclama un rigore che il direttore di gara non gli concede, ammonendo anzi il centravanti biancoazzurro per proteste. Un minuto dopo Marco Gasperoni, dalla corsia destra, taglia un cross velenoso sul quale sia Valentini che Rinaldi arrivano con un pizzico di ritardo. Il numero di occasioni scema progressivamente fino ai minuti finali, quando Angelini, su punizione scodellata in area, incorna sull’esterno della rete dando ai presenti l’illusione del pareggio.

Illusione che diventa realtà al secondo dei sette minuti di recupero, quando Ceccaroli, l’ultimo entrato, se ne va in dribbling sulla fascia sinistra e pennella al centro per Fraternali, uno dei tanti saliti ad affollare l’area gialloblù per l’assalto finale: palla incornata prepotentemente in fondo al sacco ed equilibrio ristabilito.

I pochi minuti rimanenti non producono ulteriori ribaltoni. Si va così ai supplementari, che La Fiorita inaugura con un mancino a giro di Amati disinnescato in tuffo da Migani. Nell’altra area serve un miracolo di Vivan per evitare che Marco Gasperoni, l’eroe della finale dello scorso anno, macchi questa con un autogol al limite del clamoroso. Ne nasce comunque un angolo, sul quale Angelini si inventa una torsione di testa al limite della perfezione: palla che bacia la parte interna del palo lontano e clamoroso sorpasso del Tre Penne.

L’adrenalina gioca però un brutto scherzo al numero 9 biancoazzurro che, già ammonito, si sfila la maglia in preda alla gioia meritandosi il secondo giallo di serata. Ridotto in dieci, il Tre Penne indossa l’elmetto e si rintana a difesa del prezioso risultato. La Fiorita si riversa in massa negli ultimi trenta metri ma veri pericoli per la porta di Migani non ne crea. Al 116’, anzi, Ceccaroli si invola verso la porta di Vivan, che ne ferma la conclusione; la palla però diventa disponibile per Marigliano, che a porta vuota dà il colpo di grazia alle residue speranze de La Fiorita.

Il Tre Penne mette dunque in bacheca il quarto Scudetto della sua storia, il secondo targato Stefano Ceci, l’uomo arrivato a stagione in corso e capace, passando dal Q2, di riportare i biancoazzurri sul tetto del calcio sammarinese a distanza di tre anni dall’ultima volta.

Ieri invece si è giocato per il terzo gradino del podio, sul quale si è accomodato il Tre Fiori dopo il 3-1 imposto alla Libertas, rimasta in dieci dal 57’ per il rosso diretto comminato ad Aissaoui. In quel momento la squadra di Cecchetti stava già conducendo per 2-0, frutto delle marcature di Compagno e Apezteguia. Al 67’ il 3-0 firmato Bologna, prima che la Libertas trovasse la rete della bandiera con Golinucci.


Montecchio, finale Scudetto | La Fiorita-Tre Penne 1-3

 

LA FIORITA [4-2-3-1]

Vivan; M. Gasperoni, Olivi, Di Maio, Mezzadri; Loiodice, Amati; Valentini (dal 66’ Michelotti), Ricchiuti (dal 78’ Righini), Rinaldi, Chiurato (dal 74’ Castellazzi)

A disposizione: Guidi, Mottola, Souare, Stimac

Allenatore: Luciano Mularoni

 

TRE PENNE [4-2-3-1]

Migani; Cesarini, Fraternali, Genestreti, Merendino; Patregnani, Chiaruzzi (dal 76’ A. Gasperoni); Ura (dal 85’ Ceccaroli), Gai, Palazzi (dal 76’ Marigliano), Angelini

A disposizione: Lanzoni, Rossi, Cibelli, Santini

Allenatore: Stefano Ceci

 

Arbitro: Luca Barbeno

Assistenti: Francesco Lunardoni e Salvatore Tuttifrutti

Quarto Ufficiale: Gianmarco Ercolani

Addizionali: Michele Scarpino ed Emiliano Albani

Ammoniti: Angelini, Mezzadri, Michelotti, Amati, Loiodice, M. Gasperoni, A. Gasperoni, Migani

Espulsi: Angelini

Marcatori: 43’ Chiurato, 90+2’ Fraternali, 101’ Angelini, 116’ Marigliano

 


FSGC | Ufficio Stampa

 

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