Nazionale, in arrivo un’Ungheria in rampa di lancio

È la vigilia della seconda di tre sfide consecutive per la Nazionale di San Marino, un’esperienza inedita per i Titani che sono reduci dalla trasferta di Wembley con l’Inghilterra. Confermate le indisponibilità degli infortunati Matteo Vitaioli, Fabio Ramòn Tomassini ed Alessandro Golinucci, sconta invece la seconda giornata di squalifica Davide Simoncini che tornerà nel lotto dei convocabili di Franco Varrella per la partita con l’Albania del prossimo 31 marzo.

©FSGC | le scelte di Varrella

Domani il debutto casalingo nelle qualificazioni ai Mondiali di Qatar 2022: al San Marino Stadium arriverà l’Ungheria di Marco Rossi, che dell’omologo Franco Varrella è stato giocatore nella stagione 1989-90 quando l’attuale Commissario Tecnico della Nazionale di San Marino allenava a Brescia. I media ungheresi presenti alla conferenza stampa pre-partita hanno così potuto soddisfare la loro fame di aneddoti su questo tema, con Varrella che ha ricordato: “Con Marco (Rossi, ndr) e la sua famiglia ho un rapporto ottimo ancora oggi. Nell’89 già interpretava perfettamente in campo la filosofia di calcio che intendevo imprimere alla squadra. È stato un ottimo esterno sinistro, arrivato di lì a poco poi ai massimi livelli giocando in Serie A come altri prodotti di quel Brescia, ad esempio Corini. Credo di aver contribuito in parte alla sua crescita e nonostante quell’anno fu complicato a livello economico, fu strepitoso dal punto di vista tecnico-tattico. Già al tempo Marco era un allenatore in campo”. Cosa che ha trasportato oggi che l’allenatore lo fa a tempo pieno: “Invidio molto all’Ungheria la capacità di aggredire gli spazi e di trovare profondità e porta avversaria, un po’ come faceva il loro allenatore in campo. Se saremo bravi a limitare questa loro propensione, ne uscirà una partita piacevole anche per San Marino”. Positivo l’esordio degli ungheresi, impegnati alla Puskas Arena con la Polonia, in una sfida terminata 3-3 e chiusa in inferiorità numerica dai padroni di casa per via dell’espulsione di Attila Fiola. Una prestazione che non è passata inosservata nemmeno a San Marino: “La gara con la Polonia mi ha impressionato – ammette Varrella –, ancor più delle loro prestazioni in Nations League dove hanno battuto la Serbia e ottenuto altri importanti successi. Il pareggio con la Polonia rivendica però un ruolo notevole da parte dell’Ungheria in ambito europeo.

Regolarmente in campo Filippo Berardi, rintuzzato dai giornalisti sulla sua predisposizione al sacrificio che – in contesti come questi – porta inevitabilmente ad esprimere in maniera minore le sue qualità preminenti: “Ammetto che il sacrificio non è la mia caratteristica principale e che all’inizio, calandomi nella realtà della Nazionale di San Marino, ho incontrato qualche difficoltà. Oggi però ho qualche partita alle spalle e credo che di volta in volta stia migliorando anche sotto questo aspetto. Comprendo perfettamente la nostra dimensione sul palcoscenico internazionale e ne sono orgoglioso, per questo mi metto volentieri a disposizione dei miei compagni”.

Sulla questione è stato coinvolto anche Varrella, che ritiene “sia importante la capacità di interpretare i ruoli che svilupperemo in partita: non mi pongo la condizione di pensare al numero di attaccanti contemporaneamente in campo – sottolinea il CT di San Marino –, so quello che devono fare. Se loro realizzano questo concetto, il ruolo abitudinario che rivestono nei club mi interessa poco: io punto ad ottenere quel che è necessario alla squadra. Diciamo che in questo periodo di tre partite in sei giorni dovrò riflettere profondamente sulle loro condizioni. Ho sostituito Filippo (Berardi, ndr) a quindici minuti dalla fine a Wembley, perché per me erano quindici minuti recuperati nell’arco delle tre gare. Altrimenti non uscirebbe mai per quanto mi riguarda. Comprendo ed approvo le sue difficoltà nel doversi sacrificare tanto, è chiaro che quando lui può darci quell’aiuto che complica il ruolo degli avversari, ne beneficiamo notevolmente. Domani approcceremo la partita con l’intento di far sudare il risultato all’Ungheria”.


FSGC | Ufficio Stampa

 

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