Tre Penne travolgente: poker a La Fiorita e Supercoppa in bacheca

Per la quarta volta negli ultimi sei anni la Supercoppa Sammarinese è una questione tra La Fiorita e Tre Penne, protagoniste indiscusse delle recenti stagioni nel panorama calcistico di casa nostra – tanto dall’essersi contese tutti gli ultimi cinque trofei.

Al Federico Crescentini di Fiorentino – davanti ad un’ottima cornice di pubblico – è il Tre Penne ad approcciare meglio l’incontro, sfondando sulla destra con Simoncelli, il cui cross costringe Loiodice ad un complesso e rischioso – quanto determinante – anticipo sul primo palo che per poco non sfocia in un’autorete.

I vice campioni di San Marino tornano a rendersi pericolosi di lì a poco con l’attesissimo ex di serata, Marco Martini: il capocannoniere della passata stagione prende le misure della porta di Vivan con un destro alto al 4’ ed una conclusione fiondata dalla distanza metri tre minuti più tardi.

La prima sporcata di giallo in questa finale è frutto del gran destro di Marco Gasperoni, il cui terra-aria non trova il bersaglio grosso; un inciso all’interno di una convincente digressione del Tre Penne, almeno nelle prime battute. È al quarto d’ora che i biancoazzurri legittimano il predominio territoriale, creando i presupposti del vantaggio sul secondo calcio d’angolo di serata di Simoncelli, che premia il terzo tempo di Alex Gasperoni. Sulla traiettoria dell’incornata del capitano del Tre Penne c’è però Marco Martini in posizione di off-side. Poco male, perché al 14’ gli uomini di Bizzotto passano a condurre: Alex Gasperoni, liberato in posizione di ala destra, ricicla un pallone al limite dell’area per Patregnani che – lasciato colpevolmente libero di colpire dal pacchetto difensivo de La Fiorita – trova l’incrocio dei pali alla sinistra di un incolpevole Vivan.

Il gol sveglia La Fiorita, pericolosa alla mezz’ora con l’incursione di Dieng salvata in angolo da un attento Migani; sul corner seguente Amati libera il destro dall’interno dei sedici metri, trovando il corpo di un avversario.

Di contro, il vantaggio acquisito porta il Tre Penne ad abbassare il suo raggio d’azione per tentare di sfruttare gli spazi in ripartenza come al 34’ quando Palazzi trova sul lato corto dell’area di rigore Patregnani, il cui suggerimento sul palo più lontano trova la splendida – per quanto inutile – acrobazia di Marco Martini, pizzicato un’altra volta oltre la linea dell’ultimo avversario.

Nell’altra metà campo La Fiorita inizia a prendere campo, sfiorando il vantaggio con Pancotti prima ed Amati poi: il destro dai 20 metri del centrocampista prelevato dal Romagna Centro incoccia sulla faccia superiore della trasversale quando il cronometro segna il 35’ minuto di gioco.

Nella ripresa è La Fiorita a costruire la prima palla gol, con la volata di Hirsch che ingaggia e vince un duello in velocità con Patregnani, presentandosi davanti a Migani. Il neo gialloblu perde però il tempo della battuta permettendo a Cesarini di perfezionare un prodigioso recupero in extremis; che di fatto vale come un gol – quello che di lì a un minuto avrebbe permesso al Tre Penne di avvicinarsi di un altro passettino alla sua terza Supercoppa Sammarinese: splendida la virata di Marco Martini, capace di addomesticare un lancio lungo di Patregnani e liberare un potente destro che trova la risposta di Vivan; non definitiva però, perché sul pallone vagante si fionda Riccardo Paganelli, il cui tap-in di testa vale la rete del 2-0.

Colpo duro da digerire per La Fiorita, che rischia il tracollo sull’infilata che porta Palazzi a duettare con Marco Martini al limite dell’area: questa volta la conclusione dell’ex gialloblu si impenna sulla deviazione di Colonna e termina docile docile tra i guantoni di Vivan.

Il terzo gol è nell’aria e se Vivan se la cava alla grande sul colpo di testa di Palazzi al 66’, sul successivo corner – un minuto più tardi – nulla può per impedire a Paganelli, in mischia, di chiudere anzitempo l’incontro siglando la sua prima doppietta con la maglia del Tre Penne, che sul 3-0 allunga le mani sul trofeo.

La partita di fatto finisce qua, ma il Tre Penne ha modo di tornare ad aggiornare il tabellino con Marco Martini: il giocatore forse più atteso di serata, sfrutta al meglio il suggerimento del neo entrato Marigliano per freddare Vivan con un diagonale rasoterra perentorio e fissare il punteggio sul 4-0.

Successo netto nel punteggio e – specie nella ripresa – anche in campo, dove il Tre Penne sfoggia una prestazione pressoché perfetta concedendo appena una conclusione nello specchio a La Fiorita e creando occasioni da rete in serie. A beneficio di Luigi Bizzotto – oggi allenatore dei biancoazzurri – un’ampia possibilità di scelta, che consente al tecnico campione di San Marino di operare modifiche strutturali all’assetto tattico mantenendo un tasso tecnico vertiginoso. Tale e quale a quello su cui potrebbe contare La Fiorita al completo; tanti gli assenti in casa gialloblu, parziale giustificazione ad una finale che termina con un punteggio inequivocabile: Tre Penne batte La Fiorita 4-0 e raggiunge Tre Fiori, La Fiorita e Libertas a quota quattro titoli nell’albo d’oro del primo trofeo assegnato ogni stagione.


 

FSGC | Ufficio Stampa

 

 

LA FIORITA [4-4-1-1]

Vivan; M. Gasperoni, Colonna, A. Martini, Dieng; Pancotti (dal 57’ Mottola), Loiodice, Amati (dall’80’ Cavalli), Hirsch (dal 60’ Mazzola); Ricchiuti; Guidi

A disposizione: Stimac, Beinat, Selva, Olivi

Allenatore: Nicola Berardi

 

TRE PENNE [4-3-1-2]

Migani: Cesarini, Fraternali, Rossi, Merendino; A. Gasperoni, Patregnani (dal 74’ Marigliano), Palazzi (dal 79’ Calzolari); Simoncelli (dal 69’ Santini); M. Martini, Paganelli

A disposizione: Macaluso, Capicchioni, Succi, Lazzarini

Allenatore: Luigi Bizzotto

 

Arbitro: Antonio Ucini

Assistenti: Dario Sammaritani e Francesco Mineo

Quarto ufficiale: Emiliano Albani

Marcatori: 14’ Patregnani, 56’, 67’ Paganelli, 81’ M. Martini

Ammoniti: Paganelli, Amati, Marco Gasperoni, Calzolari

Note: 250 spettatori; corner 6-4